Si infittisce il mistero sulla morte di Renata Rapposelli, la pittrice di Ancona il cui cadavere era stato ritrovato alcuni giorni fa: prende piede l'ipotesi che sia "stata avvelenata"
ORDINATA UNA NUOVA AUTOPSIA
Continua a tener banco il caso della povera pittrice scomparsa, mentre oggi a Pomeriggio 5 verrà intervistato ancora il figlio Simone Santoleri in relazione al suo rapporto con una misteriosa ex fidanzata, anche lei raggiunta dalle telecamere di Barbara D’Urso. Intanto, la prima autopsia ancora non è riuscita a scoprire la causa della morte della povera Renata Rapposelli: avvelenata? Soffocata? Uccisa in macchina dal marito e dal figlio? Tutte domande che restano apertissime e che non limitano ad ulteriori nuove piste che gli inquirenti potrebbero battere; intanto, è stato ordinata una nuova autopsia e un’altra perquisizione della fiat 600 di Giuseppe e Simone Santoleri. «La nuova autopsia si è resa necessaria, stando a quanto trapela, alla luce della perquisizione in casa della pittrice sottoposta anche ai prelievi da parte dei Ris e ai nuovi accertamenti a casa dei Santoleri e nell’auto», spiega il Messaggero con le ultime novità sul caso di Macerata. Si cerca in tutti modi eventuali indizio he confermino o smentiscano il trasporto su quell’auto della povera Renata.
IL CASO DI RENATA RAPPOSELLI A “LA VITA IN DIRETTA”
Nella puntata odierna de La Vita in Diretta, il rotocalco quotidiano in onda ogni pomeriggio su Rai 1, uno degli argomenti in scaletta riguardava uno dei principali casi di cronaca delle ultime settimane, vale a dire la morte della 64enne Renata Rapposelli, la pittrice anconetana che era scomparsa il 10 ottobre e il cui cadavere era stato ritrovato solo un mese dopo in prossimità di un corso d’acqua nei pressi del comune di Tolentino. Al momento gli unici indagati per quello che si configura come un omicidio sono l’ex marito e il figlio Simone Santoleri che, il giorno della scomparsa, la donna era andata a trovare nella loro casa di Giulianova: e assieme ai due ospiti in studio, ovvero la criminologia Roberta Bruzzone e lo scrittore Antonio Lanzetta, i conduttori Marco Liorni e Francesca Fialdini hanno ricostruito le diverse tappe di questo “giallo” e dato conto degli ultimi sviluppi investigativi. Infatti, dopo aver ascoltato in due servizi di repertorio la versione di Simone a proposito dei suoi rapporti con la madre e di quale potesse essere la pista da seguire per ritrovarla (quando ancora non era stato rinvenuto il suo cadavere), la celebre psicologa forense e opinionista televisiva ha detto la sua sulla versione dell’uomo.
IL PARERE DELLA CRIMINOLOGA ROBERTA BRUZZONE
Nel corso dell’appuntamento col talk show condotto da Marco Liorni e Francesca Fialdini, Roberta Bruzzone ha spiegato al pubblico in studio e ai telespettatori a casa che la versione di Simone presenta “diversi aspetti che non mi tornano”. Infatti, nei due servizi mandati in onda in studio si vede il figlio di Renata Rapposelli suggerire una “pista religiosa”: secondo lui, infatti, la donna sarebbe stata presa in stazione e poi riaccompagnata normalmente e, a suo dire, potrebbe in seguito essersi rifugiata in un gruppo di preghiera nei pressi del Santuario di Loreto dal momento che “era molto cattolica”. Tuttavia, la criminologa ligure, premettendo di “cercare di essere il più soft possibile”, afferma che nelle diverse versioni che l’uomo (tra i principali indiziati per l’omicidio della madre) ha mostrato “un cambio di atteggiamento quasi epocale”, aggiungendo anche che la sua “sembra una ricostruzione troppo un po’ troppo sistemata”. Inoltre, a conclusione del suo intervento, Roberta Bruzzone ha suggerito quale debba essere la direzione che dovrebbero prendere adesso le indagini, anche alla luce di quanto sta emergendo nelle ultime ore: “Ora il rapporto più interessante dal punto di vista investigativo non è quello tra Simone e la madre, che è decedute, ma con suo padre”, conclude la 44enne criminologa.
DISPOSTA UNA NUOVA AUTOPSIA: IPOTESI AVVELENAMENTO?
Infatti, nella giornata di oggi si è rincorsa una ridda di voci a proposito un’ipotesi investigativa che tuttavia deve essere ancora confermata ma che è rimbalzata sui principali mezzi di informazione e ha fornito la “headline” per l’approfondimento andato in scena nel salotto televisivo de La Vita in Diretta: in attesa che venga eseguita nella giornata di domani una nuova autopsia sui resti di Renata Rapposelli, disposta dopo gli ultimi rilevamenti effettuati dai RIS nell’abitazione della pittrice marchigiana. Secondo alcune fonti, inoltre, il figlio Simone (attualmente indagato assieme al padre per omicidio e occultamento di cadavere) si sarebbe rifiutato di farsi prendere le imprenti digitali dai Carabinieri: ad ogni modo, se dalle prime analisi sul corpo della donna non erano stati trovati segni che confermassero un’aggressione con armi da taglio o da fuoco, sta prendendo corpo, per esclusione, l’ipotesi che la Rapposelli sia stata soffocata o avvelenata. Al momento non ci sono riscontri in tal senso ed è per questo che tale pista investigativa potrebbe venir confermata dal nuovo esame autoptico in programma domani.