La morte di Guido Conti, l’ex generale dei carabinieri 58enne, sembra essere avvolta nel mistero. Quel suicidio avvenuto vicino a Sulmona con un colpo di pistola alla testa, infatti, potrebbe non essere collegato ai fatti di Rigopiano. È probabile che con la sua morte, l’ex generale Conti volesse portare nella tomba anche altri segreti. Almeno è quanto emerge dagli ultimi elementi attualmente al vaglio degli inquirenti e riportati dal quotidiano Il Messaggero. Alla base del mistero ci sarebbero un computer ed una strana telefonata anonima. Cosa è accaduto negli ultimi giorni prima del suicidio? Su questo stanno attualmente indagando gli inquirenti, partendo dalla data di assunzione di Conti alla Total, nel ruolo di addetto alla sicurezza e alla tutela dell’ambiente, fino al pomeriggio del suicidio. Cosa è accaduto realmente in queste due settimane? La risposta sarebbe potuta essere contenuta proprio nel computer del 58enne, lo stesso che il giorno prima della sua morte portò a far cancellare dati e file. Era lo scorso giovedì quando l’ex generale si recò in una azienda informatica della quale era cliente da tempo chiedendo esplicitamente l’azzeramento della memoria del suo Pc. Non una semplice pulizia, ma la totale rimozione del contenuto attraverso un programma cioè di sovrascrittura, Eraser, che non darebbe possibilità alcuna di recuperare i file cancellati. Il proprietario del negozio ha ammesso di aver accolto Conti il quale proprio la mattina dello scorso giovedì appariva insolito rispetto al consueto. “È tornato due volte e ha ritirato il pc (di quelli fissi) poco dopo le 11, tant’è che la procedura di cancellazione forse non è stata totale”, ha aggiunto il negoziante. La speranza degli investigatori è ora quella di riuscire a recuperare, attraverso le moderne tecniche, almeno parte dei dati che sarebbero andati persi. A tal fine sarebbe stata disposta una analisi dettagliata anche sugli altri dispositivi dell’ex generale morto suicida, compresi telefoni aziendali e personali, iPad e computer portatili e fissi. Speranze però flebili poiché il processo di cancellazione partirebbe proprio dagli ultimi dati, ovvero quelli ritenuti verosimilmente i più interessanti ai fini investigativi.
MORTE GUIDO CONTI, LA REGISTRAZIONE DELLA TELEFONATA ENTRA NEL FASCICOLO D’INDAGINE
C’è poi un altro giallo dietro la morte dell’ex generale Guido Conti ed avrebbe a che fare con una telefonata anonima. Secondo la procura di Sulmona, dietro la sua morte potrebbe realmente esserci qualcosa di molto più grande rispetto al rimorso intravisto nella lettera da lui lasciata e legato ai fatti di Rigopiano. E se invece avesse a che fare con la pista del petrolio? Non è un caso se sarebbero stati sentiti cinque dirigenti Total in qualità di testimoni, gli stessi che proprio nel breve periodo in cui Conti aveva lavorato nella compagnia petrolifera aveva avuto contatti. Anche loro avrebbero rivelato una certa stranezza nel comportamento dell’ex generale, ma nessuno sarebbe stato capace di capirne o ipotizzarne il motivo. Ad alimentare sospetti sulla morte dell’uomo, anche una telefonata anonima giunta al quotidiano online abruzzese Primadanoi nel primo pomeriggio dello scorso venerdì. Una voce maschile camuffata che avrebbe annunciato le dimissioni di Conti dall’incarico di consulente della Total, proprio a poche ore dal suo suicidio. Solo una macabra coincidenza? Secondo i primi accertamenti pare che il 58enne si sarebbe tolto la vita tra le 16 e le 17 dello stesso giorno, quindi nell’ora della telefonata era ancora vivo. Quella registrazione della telefonata ricevuta, ora sarebbe entrata di diritto nel fascicolo d’inchiesta nel quale si ipotizza il reato di istigazione al suicidio a carico di ignoti. Le indagini in corso potrebbero però portare all’autore della telefonata ed alla risoluzione di almeno uno dei tanti misteri che ancora ruotano attorno alla morte dell’ex generale suicida.