Il capitolo forse più bello della lunga e particolare storia di “nonna Peppina” (Giuseppa Fattori, anziana terremotata e sfrattata dalla sua casetta di legno perché abusiva, ndr) arriva qualche giorno fa quando la fresca 95enne riceve in dono una lettera molto, molto particolare. «Esta mia particular Benetione è para te, perché ritengo necessario che tu lasci el container e vai da tua figlia». La firma? Papa Francesco. In tempo di fake news e di false bufale, la notizia del Papa che scrive a nonna Peppina è invece verissima e carica di un realismo molto particolare che fa da assoluta alternativa alla forte dose di populismo che attorno a questa simpatica “vecchina” si è scatenato in questi mesi. Una sorpresa enorme per la anziana terremotata che non intende lasciare la sua Fiastra nonostante la legge la obbliga a non poter più vivere nella casetta abusiva fatta costruire dai figli per lei. Ora vive appunto in un container e in maniera tanto testarda quanto pugnace vuole rimanere a tutti i costi lì e riconquistare la sua casetta; nessuno è riuscito a convincerla ad andarsene da lì, nessuno fino a Papa Francesco che sembra abbia fatto davvero breccia nel cuore di Giuseppa. «Ha preso incredula la foto con il messaggio, ha baciato l’immagine del pontefice, mentre le sue guance si bagnavano di tante lacrime. Era molto emozionata. Ha tenuto in mano quella pergamena, leggendo il messaggio di papa Francesco per lei», racconta Gabriella Turchetti, figlia di Giuseppa Fattori, a Il Resto del Carlino.
LA BATTAGLIA DI GIUSEPPA FATTORI
Uno scritto a mano, mezzo in italiano e mezzo in spagnolo, proprio a conferma dell’assoluta e personale scelta di scrivere all’anziana terremotata, senza interventi mediatori della Curia vaticana. «Il papa chiede sempre di pregare per lui – racconta l’anziana alla figlia – e io prego sempre per lui, la sera. Allora vuol dire che mi ha ascoltato». Mentre in Parlamento è addirittura pronto un emendamento “Salva Peppina” con uno sforzo bipartisan di Pd, Lega e Forza Italia per andare in contro alla anziana terremotata più volte invitata da Barbara D’Urso nei suoi programmi, Giuseppa continua la sua battaglia: «Voglio tornare in quella casetta. Il più bel regalo per il compleanno sarebbe stato di poter rientrare nella casetta di legno. Non è andata così. Adesso spero che questo regalo arriverà per Natale». Eppure, dove il populismo (seppur buono in questo caso) della politica e della società ha tentato, spinta dalla polemica mediatica scatenata dalle telecamere della D’Urso, il Papa è riuscito ad andare davvero oltre. La svolta arriva con le stesse parole di nonna Peppina che dopo mesi di lotte e di forte testardaggine, apre alla possibilità di abbandonare quel container senza servizi igienici e con una sola stufetta a scaldare dall’inverno iper rigido nelle montagne maceratesi. «Va bene, me lo sta chiedendo anche il papa (oltre a famigliari e amici). Se nevica, andrò a stare da mia figlia», dice una Peppina commossa dal realismo di un Papa che ha guardato prima al cuore e al bene di quella signora, andando oltre e non “cavalcando” la sua testardaggine.