I fratelli Occhionero erano due persone con cui non c’era tanto da scherzare. Quest’estate erano stati travolti dall’indagine per cui erano stati accusati di aver spiato con ‘diverse finalità’ i computer di personaggi importanti del mondo politico, del mondo giuridico e dell’alta finanza. I fratelli Occhionero tenevano sotto controllo tutto il mondo che conta, insomma, con una finalità pratica ancora tutte da scoprire. Molti hanno ipotizzato, ad esempio, che volessero spiare i giudici per poi guadagnarsi un posto per le gare d’appalto e vincerle. Altri, invece, hanno sostenuto che tenessero sott’occhio i membri dell’alta finanza per poi speculare in Borsa; in sostanza, volevano conoscere l’andamento finanziario del mercato per poi trarvi grande profitto. Lo spionaggio serviva a fare soldi e a trarre informazioni necessarie da chi era una personalità di spicco nel mondo economico. La mole di mail sequestrate ai fratelli Occhionero è a dir poco enorme: 3,5 milioni di posta elettronica di personaggi importanti. I due, a conti fatti, avevano messo su davvero un’attività criminale coi fiocchi.
LE INDAGINI
Non è stato semplice riuscire ad arrivare ad una mole così ampia di mail, e le investigazioni sono state frutto di un lavoro di squadra internazionale. Ad essere stato tirato in ballo è stato il Cnaipic (il Centro nazionale anticrimine informatico della Polizia postale) che ha dovuto collaborare nientemeno che con l’Fbi per poter sbloccare i server americani utilizzati dai due fratelli Occhionero e arrivare a tutti i dati ricercati. I nomi che sono emersi dalle indagini erano di quelli forti, da far tremare i polsi. I due fratelli avevano completamente sotto controllo personalità di spicco come Matteo Renzi, Mario Draghi e Mario Monti. Insomma, tradotto in soldoni, il top della politica e della finanza. Ad entrare nel vortice degli inquirenti c’era stata anche la loggia massonica di Bisi, rendendo il mistero degli Occhionero ancora più fitto e torbido. Tutto venne scoperto a causa di un virus pervenuto all’Enav. Ma entriamo più nel dettaglio e vediamo fino in fondo qual è stato l’iter che ha portato i due fratelli ad entrare nel mirino degli inquirenti e, in seguito, a processarli.
QUESTIONE DI VIRUS
Le indagini, lo dicevamo in precedenza, sono partite proprio grazie al rilevamento di un virus che rimandava agli Occhionero. Il malware era denominato Eyepyramid è stato l’errore che li ha fatti prendere dalle autorità. L’errore che ha impedito ai due fratelli di perpetrare nelle loro azioni criminali, visto che i siti a cui accedevano abusivamente e di cui aprivano le mail senza alcuna autorizzazione. I siti internet a cui gli Occhionero avevano pieno accesso, come ha elencato Il Fatto Quotidiano, sono davvero degni di nota: giustizia.it, partitodemocratico.it, comune.roma.it, regione.lombardia.it, istruzione.it, bancaditalia,it, senato.it eccetera eccetera. La rete dei due consanguinei era dunque distesa e ben ramificata, con appoggi in tutti i settori che contano. Non è un caso che sia servita addirittura l’Fbi per poter sciogliere alcuni nodi cruciali relativi al server utilizzato negli Stati Uniti d’America. Le mail sono continuamente al vaglio degli inquirenti che stanno ancora cercando di comprendere la reale portata di una colossale truffa di stampo nazionale.