Continua a tenere migliaia di persone con il fiato sospeso la diga di Oroville, la più alta degli Stati Uniti d’America a rischio crollo dopo le abbondanti precipitazioni delle ultime settimane. Ed è iniziata anche la caccia ai responsabili di quella che, in caso di inondazione, potrebbe trasformarsi in una tragedia di portata immani. Come riportato dal Los Angeles Times, infatti, pare che nel 2005 alcuni gruppi ambientalisti avessero denunciato il rischio di un cedimento della struttura a causa del processo di erosione. Interrogato su questa eventualità, il governatore della California, Jerry Brown, è apparso abbastanza fatalista:””Siamo in una società molto complessa in cui le cose possono andare male”, ha detto. “Quando lo fanno, colpiscono centinaia di migliaia di persone e, in alcuni casi milioni di persone”. Non crede vi siano responsabilità specifiche Bill Croyle, direttore ad interim del Dipartimento delle Risorse Idriche, che lunedì ha detto:”Non sono sicuro qualcosa sia andato storto. Questo è stato un evento nuovo, mai accaduto prima”.
-Si respira un cauto ottimismo tra le autorità che stanno cercando di evitare il crollo della diga di Oroville. A riferirlo è la Cnn, che ha intervistato il deputato Repubblicano della California John Garamendi, il quale, rispetto alle ultime manovre messe in atto con gli elicotteri, che hanno lanciato dall’alto sacchi di pietre e rocce per cercare di frenare il flusso d’acqua, ha dichiarato:”Con queste rocce il fattore di rischio è ridotto. Non è eliminato ma ridotto”. Le autorità hanno fatto sapere che l’obiettivo della giornata odierna è quello di abbassare di 50 piedi il livello dell’acqua in vista delle precipitazioni attese tra domani e giovedì. A causare l’emergenza è stata proprio l’abbondanza di rovesci verificatasi nella zona a nord di Sacramento: secondo la Cnn nelle ultime 6 settimane è caduta la stessa quantità di pioggia di un anno.
-Le autorità della California stanno compiendo una corsa contro il tempo per evitare il crollo della diga di Oroville, la chiusa più alta degli Stati Uniti d’America che rischia di causare un’inondazione di proporzioni immense a causa di un danno verificatosi al canale di scolo. Dopo l’ordine di evacuazione emesso dagli sceriffi di tre contee, che ha portato circa 200mila persone a mettersi in strada e ad abbandonare le proprie case, non è ancora scongiurato il rischio di cedimento della diga. Dopo settimane di precipitazioni intense, la pioggia ha momentaneamente dato tregua alla zona a nord di Sacramento, ma i meteorologi fanno sapere che i rovesci riprenderanno a partire da domani. Le prime stime parlano di 200 milioni di dollari per riparare i danni: a tal proposito il governatore della California, Jerry Brown, come riporta Rai News ha lodato il progetto del neo-presidente Trump di investire un triliardo di dollari in infrastrutture.
I cittadini americani residenti nei pressi della diga di Oroville, la chiusa a nord della California a rischio crollo, stanno evacuando la zona per sfuggire ad una possibile inondazione lungo il fiume Feather. Il rischio, infatti, è che l’argine possa cedere riversando sulle abitazioni poste sotto il lago di Oroville un muro di 230 metri di acqua. Come riportato da Rai News i cittadini del posto, dopo l’ordine di evacuazione emesso dalle autorità, si sono messi in macchina compiendo anche 7 ore di viaggio pur di raggiungere zone collinari fuori pericolo. Ma in questo momento sono molte le strade nell’area del lago di Oroville ad essere letteralmente intasate. Nel frattempo il governatore della California, Jerry Brown, in passato critico con le iniziative del Presidente Trump, ha chiesto assistenza all’inquilino della Casa Bianca per i 188.000 residenti delle contee di Butte, Sutter e Yuba.
Continua a destare preoccupazione la situazione della diga di Oroville, la chiusa più alta d’America situata a nord di Sacramento, in California, attualmente a rischio crollo. Dopo anni di siccità, forti piogge e nevicate si sono concentrate sulla zona in cui la diga è stata costruita dal 1962 e il 1968: nel tentativo di aprire le paratoie per svuotare il lago di Oroville, però, le autorità si sono accorte della presenza di problemi allo sfioratore, il canale di scarico studiato per evitare che il livello dell’acqua superi quello della diga. Come riportato da Il Post, pare che il problema sia stato causato in realtà da una crepa formatasi a causa dell’erosione e in questo momento sono in corso le operazioni per tentare di arginare il flusso d’acqua con gli elicotteri che stanno lanciando dall’alto pietre e blocchi di cemento per provare ad evitare il cedimento. A circa 200mila persone è stato ordinato di evacuare la zona per non incorrere in un rischio alluvione: lo sceriffo della contea di Butte ha ripetuto per ben 3 volte che “non si tratta di un’esercitazione”.