Medici 118 assenteisti: Letojanni, Antonio Corica e Antonio Ferlito arrestati per aver falsificato i registri. Invece di lavorare praticavano incontri sessuali e minacciavano i colleghi.
-Due medici assenteisti del 118 di Letojanni, poco distante da Taormina, in provincia di Messina, sono stati arrestati con l’accusa di truffa aggravata e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Antonio Corica e Antonio Ferlito, questi i nomi dei due sanitari, aveva ormai instaurato una prassi truffaldina, che li aveva resi insensibili al rischio di essere scoperti. I medici, infatti, non solo non rispettavano i loro turni lavorativi (l’uno copriva l’altro nel turno 8-20, quando c’era da essere presenti in due) ma avevano trasformato addirittura i locali del 118 in un’alcova. Era qui che Corica e Ferlito organizzavano incontri di natura sessuale; sempre qui, che di notte trasformavano un ufficio pubblico in uno studio privato, svolgendo visite ed effettuando vaccini ai loro pazienti. E quando erano impegnati in una delle loro attività “extra-servizio” e arrivava una chiamata urgente, cosa facevano? Un loro collega, costretto a chiedere il trasferimento per le minacce subite, a La Repubblica ha raccontato:”In diverse occasioni l’intervento di soccorso partiva in ritardo perché il medico era occupato in rapporti sessuali e, per mascherare il ritardo, considerato che il telefono era in mano sua, dava disposizione di annotare un orario di comodo che ritardasse l’orario effettivo della chiamata”. Dinanzi alle rimostranze del collega di turno, indignatosi per la condotta dei medici, i due assenteisti professionisti erano soliti replicare:”È la mia parola contro la tua”. Le parole dei colleghi, però, si sono unite a formare un coro, che ha svelato le abitudini dei due Antonio, finiti in manette nonostante, per fortuna, nessun paziente ci abbia rimesso la vita. Questo perché, come ha spiegato il gip Salvatore Mastroeni, che ha firmato l’ordinanza, la loro condotta definisce una “criminalità bianca, grave, pericolosa e dannosa, che fa scempio dei bisogni dei cittadini e prostituzione di connesse funzioni essenziali, che divora e distrugge in immagine ed efficienza, dall’interno, le istituzioni”.
