Le descrizioni che volevano un tempo la donna come l’angelo del focolare, colei che aspettava a casa un marito che tornava con il colletto della camicia sporco di rossetto, quella che piangeva le notti pensando alla giovane segretaria nel suo ufficio, sono destinate ormai a perire. Negli ultimi tempi è stato infatti rotto un tabù che probabilmente era già sfatato da tempo, ma che ancora non era uscito fuori a chiare lettere e in maniera così palese: anche le donne tradiscono il marito e anche le donne si iscrivono a siti d’incontri extraconiugali. A rivelarlo è il sito d’incontri coniugali più usato del momento, VictoriaMilan, che ha realizzato uno studio sulla percentuale di donne che tradiscono il proprio partner: ne è risultato che in media una donna tradisce dopo sette/otto anni di matrimonio. Ovviamente questi numeri cambiano da paese a paese, forse anche per le differenze culturali.
Sempre secondo lo studio condotto da VictoriaMilan, a cambiare è anche l’età media del tradimento a seconda del paese di provenienza: in Gran Bretagna si tradisce in genere tra i 25 e i 29 anni (il campione analizzato di quest’età gravita intorno al 30%), mentre in Spagna le scappatelle capitano tra i 40 e i 44 anni, quindi in po’ più in là con l’età. Spinge l’asta ancora più in là l’Ungheria, che vede le donne tradire i propri mariti tra i 45 e i 49 anni. E in Italia? Il 38 è il numero magico. Ma sembra essere la cattolicissima Irlanda la terra che detiene il record di tempo che intercorre tra matrimonio e voglia di cambiare: solo tre anni dal fatidico sì al “Two is meglio che one”. Subito dopo l’Irlanda c’è la fredda Svezia e poi la Gran Bretagna (che, nonostante la compostezza dei gentleman, ha sempre avuto fama di terra libertina). Insomma, sembra che la monogamia stia passando di moda.