Come ogni domenica che si rispetti anche questo 26 febbraio 2017 Papa Francesco (poi nel pomeriggio in visita alla Chiesa Anglicana di Roma) ha rivolto il suo appello ai fedeli durante l’Angelus, basando il suo richiamo sui valori come la non affannosa ricerca della ricchezza e la fiducia da riporre in maniera incondizionata a Dio Padre Onnipotente. Un appello quindi contro il consumismo e a favore dei sani valori di preghiera e di misericordia tra esseri umani, che cerca di contrastare l’esorbitante clima di odio che sembra affliggere molte persone sia nei posti di potere nel pianeta sia nella vita comune di tutti i giorni. L’Angelus rappresenta un momento importante sia per il Pontefice sia per tutti i fedeli e non che seguono comunque con estrema attenzione le sue parole, rilevandone i significati positivi ed elevandole a richiami sani in tempi come quelli attuali in cui esiste la post-verità, un incitamento alla violenza anche mediatico costante ed incessante e un’alterazione dei fatti che rovina troppo spesso l’esistenza di persone e di intere famiglie. La preghiera è risultata anche in questa occasione emozionante e piena di sentimento, rivolta ai protagonisti di un periodo storico che sembra aver smarrito valori come l’umanità ed il desiderio di aiutare il prossimo che a volte fugge anche da situazioni di estrema povertà e di disagio. Come il Pontefice ha specificato all’inizio del suo discorso il suo è un continuo e forte richiamo a fidarsi di Dio, che tramite Gesù ci ricorda insistentemente che non dobbiamo preoccuparci del domani e che dobbiamo credere in un padre amoroso che non si scorda mai dei suoi figli.
Affidarsi alla cura di Dio, prosegue Papa Francesco, non permette di risolvere i problemi in maniera immediata e magica ma consente però di affrontarli con uno stato d’animo giusto e coraggioso. Il Santo Padre ha notato che non sempre i fedeli si rendono conto di avere accanto a loro un alleato, un amico ed un padre che ci vuole davvero bene; pertanto non avvertendo questa presenza sono molte le persone che si affidano alla soddisfazione nell’acquisto o nell’uso e abuso di beni materiali immediati. Toccando questi oggetti, ricorda Bergoglio, gli esseri umani appoggiano la loro anima su un’effimera soddisfazione, dimenticando e a volte anche rigettando l’offerta di amore supremo che deriva da Dio. Questi tempi vengono definiti da Papa Bergoglio come tempi troppo spesso vuoti e pieni di solitudini da orfani, in cui però affidarsi alla figura Divina del Santo Padre è la soluzione ideale per non abbattersi e vivere la vita con coraggio e serenità. Il Papa ha poi concluso la sua omelia augurando buona domenica a tutti i fedeli presenti e non e chiedendo come sempre a loro con un “per favore” di non dimenticarsi di pregare per lui. In definitiva si può ritenere che il discorso dell’Angelus del 26 febbraio 2017 abbia ripercorso tematiche care al pontificato di questo Papa argentino, ovvero la ricerca della felicità nell’essenzialità delle cose, il rifiuto ad una vita fatta di velleità materiali e la costante preghiera e fiducia rivolta verso il Creatore. Su Internet è già presente il video integrale dell’Angelus del 26 febbraio 2017, trasmesso in tutto il mondo e che ha già sollevato dibattiti a livello mediatico sull’importanza e la tempestività non casuale delle parole che sono state pronunciate da Papa Francesco.