San Faustiniano fu uno dei primi vescovi di Bologna. In una lista dei vescovi risalente al 1300, l’Elenco renano, egli è posto al secondo posto. Di lui si hanno pochissime notizie, ma si trovano tracce del vescovo anche in un’iscrizione gotica, presente all’interno della chiesa dei Santi Naborre e Felice, del 1494, la quale riporta Zama, come primo vescovo e cui succedette san Faustiniano. Pare che il vescovo san Faustiniano abbia partecipato al Concilio di Sardica nel 343, stando a quanto è riportato dal vescovo di Alessandria, Atanasio, che nella sua opera Apologia contra Arianos parla di un certo Faustinus. Sembra dunque certo che san Faustiniano sia vissuto nel periodo tra il 343 e il 313, anno della sua morte, e che fosse presente a Bologna durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. Egli avrebbe incitato i cristiani a professare la loro fede, nonostante i pericoli dell’epoca. Del culto per il santo esistono tracce a partire dal 1300; fu il cardinale Gabriele Paleotti che nel 1586 trasportò le reliquie di san Faustiniano nella cattedrale di Bologna e fissò la sua ricorrenza al 26 febbraio. San Faustiniano viene raffigurato nella sua veste da vescovo, con il classico bastone ricurvo in mano, il pastorale, e la mitria sul capo. Nella mano destra stringe un libro e una palma, simbolo del Cristianesimo, che rappresenta la risurrezione e la vita eterna.
La Cattedrale di San Pietro a Bologna è la chiesa più importante della città, situata nel centro storico. La cattedrale possiede un’imponente campanile, secondo per altezza, con i suoi 70 metri, soltanto alla torre degli Asinelli. Molto suggestivo il panorama che si può ammirare dall’alto. Esso è inoltre importante perché custodisce una delle campane più grandi d’italia risalente al 1594 dal peso di ben 33 quintali. All’interno si possono ammirare i dipinti di Ludovico Carracci, di Donato Creti e Marcantonio Franceschini. Di grande valore è il tesoro della Cattedrale, formato da antichi manufatti e paramenti liturgici molto preziosi. A pochi passi dalla Cattedrale sorge la Basilica di San Petronio, la sesta chiesa più grande d’Europa. Nonostante sia ancora incompiuta è in grado di dominare l’intera piazza. Al suo interno è custodita la meridiana più lunga del mondo che quotidianamente viene illuminata da un raggio solare lasciato penetrare da un buco nella volta. La Basilica è stata teatro, nel 1530, dell’incoronazione di Carlo V e del Concilio di Trento nel 1547.
Il 26 febbraio inoltre si ricordano i seguenti santi e beati: San Porfirio di Gaza, vescovo, Sant’Agricola di Nevers, vescovo, Santa Paola di San Giuseppe di Calasanzio, fondatrice, San Dionigi di Augusta, vescovo, Sant’Alessandro di Alessandria, patriarca, Sant’Andrea di Firenze, vescovo, San Vittore, eremita, Sant’Ilario di Magonza, vescovo, San Nestore di Magydos, vescovo e martire, Beata Pietà della Croce Ortiz Real, Beato Roberto Drury, martire