È stata prorogata di due anni la richiesta per il Bonus Bebè 2017, uno dei provvedimenti più importanti all’interno del nuovo pacchetto famiglia del governo Gentiloni a favore delle milioni di famiglie italiane. La novità è l’ufficialità stabilita dall’Inps proprio in queste ore con il rinnovato diritto e sostegno alle famiglie con l’assegno di natalità: l’ente previdenziale ha riaperto i canali per presentare le domande, cosa che sarà possibile fino al 31 dicembre 2018 se non ci sarà l’esaurimento delle risorse che ammontano a 40 milioni di euro per ognuno dei due anni. Il bonus bebè – che nel linguaggio dell’Inps si chiama “assegno di natalità” – è un contributo da 80 o da 160 euro al mese versato dall’Inps fino a quando il bambino compie tre anni oppure fino alla fine del terzo anno dal momento dell’adozione. Ecco invece ribaditi i requisiti per poter presentare domanda di Bonus Bebè 2017: Il bonus bebè 2017 spetta alle famiglie che hanno un figlio (o lo adottano) fra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017. Allo stesso tempo, l’Isee annuo della famiglia non deve superare i 25 mila euro. Inoltre, il genitore che presenta la domanda per il bonus bebè 2017 deve soddisfare altri tre requisiti: Avere la cittadinanza italiana o di un altro stato dell’Unione europea; Essere residente in Italia; Convivere con il figlio.
Le novità introdotte dalla Legge di Stabilità prevedono anche il Bonus bebè 2017, agevolazioni fiscali per i nuclei familiari, con alcuni piccoli ammodernamenti di norme già in vigore dall’anno scorso. Oltre al Premio alla Nascita, destinato alle neo mamme, i futuri genitori potranno usufruire anche di un particolare bonus per l’iscrizione all’asilo nido, sia pubblico che privato, per i bambini che hanno un’età compresa fra gli 0 ed i 3 anni. Il contributo sarà di 1.000 euro, distribuiti in rate di 11 mensilità da circa 91 euro ciascuna ed è prevista per tutti i nascituri del 2016. Per usufruire dell’agevolazione basterà consegnare all’Inps la documentazione che attesta il pagamento della retta prevista dagli istituti infantili. I genitori potranno usufruire del benefit al massimo per tre anni, corrispondente alla durata massima in cui il bambino potrà frequentare l’asilo nido. «Non più misure una tantum, ma interventi strutturali e duraturi, con una dote di 600 milioni per il 2017 e di 700 per il 2018», sono le parole di Costa, intervistato dal QN. Gli interventi di cui fa oggetto sono il bonus bebè, quello “Mamma domani” e quello per l’asilo nido: sono queste le tre principali voci del pacchetto famiglia appena diventato operativo in Gazzetta Ufficiale. «Mamma domani e’ un premio di 800 euro alla nascita che si può richiedere già durante la gravidanza, senza limite di reddito. Il bonus bebe’, di 960 euro, e’ legato all’Isee, che deve essere al di sotto di 25.000 euro. Se l’Isee e’ inferiore a 7mila euro l’importo e’ raddoppiato. C’e’ poi il Fondo di credito per i nuovi nati, per supportare, attraverso una garanzia, le richieste di accesso al credito», ha concluso il ministro con delega alla famiglia, Enrico Costa.