Una Persepoli “bella e audace”: è questa l’opera realizzata da Luca Pignatelli, pittore e scultore milanese, al centro di una polemica Italia-Olanda. L’opera è stata infatti censurata dal Tefaf, la fiera d’antiquariato di Maastricht, la più importante del mondo. La Persepoli di Luca Pignatelli è stata infatti rimossa perché ritenuta troppo “provocatoria”. Alla notizia della censura della sua opera l’artista ha dichiarato di “essere senza parole” e ha replicato sottolineando che i suoi lavori “sono tutti a favore dell’integrazione”. Persepoli è un volto di donna greca che ‘germoglia’ da un antico tappeto orientale, con l’idea di fondere due mondi e due culture. Ma per gli olandesi forse il significato dell’opera di Luca Pignatelli forse non era chiaro tanto che l’hanno rimossa dall’esposizione senza dire niente a nessuno.
“Siamo rimasti veramente avviliti e allibiti – dichiara Luca Pignatelli al Tg2 -: la mia volontà era di operare una integrazione a quello che oggi sembra impossibile, di mondi lontani nel tempo, e soprattutto nell’attualizzazione di un percorso comune. Parliamo dell’Islam e dell’Occidente. Essendo scultore e pittore credo che questo sia anche il mio compito politico e sociale: cercare di scardinare le idee troppo semplici che sono legate alla guerra fatta con le armi. Anche un quadro è uno strumento di combattimento”. Probabilmente il Tefaf temeva che la realizzazione di un’opera su un tappeto da preghiera potesse allontanare i ricchi acquirenti arabi visto che nell’Islam unire l’arte figurativa al sacro è blasfemo. Forse non sapevano che Persepoli è stata realizzata dall’artista con i suoi aiutanti islamici: “Erano tutti contenti dell’opera”, fa sapere Luca Pignatelli.