Con la notizia della proroga per la scadenza della presentazione di migliaia di cartelle esattoriali Equitalia “da rottamare” è stata accompagnata da una generale rivoluzione dell’intero calendario legato alla Sanatoria voluta dal governo Renzi e promossa poi da Gentiloni. 15 giorni in più per presentare il conto ai contribuenti che hanno aderito (o aderiranno, c’è tempo fino al 31 marzo 2017) alla rottamazione delle cartelle; inoltre il calendario nuovo prevede il 21 aprile (ora è 31 marzo) la scadenza per aderire alla rottamazione e al 15 giugno 2017 (ora è il 31 maggio) per le risposte del concessionario della riscossione. Da ultimo, come ricorda il Sole 24 Ore, «l’emendamento presentato da Federico Ginato (Pd) al Dl terremoto, prevede che «non sono dovute le sanzioni irrogate per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi anche nel caso in cui il debitore sia lo stesso ente previdenziale». Questo emendamento concede 21 giorni in più ai contribuenti per presentare il modello di adesione alla rottamazione: da ultimo, l’emendamento al Dl terremoto sposta al 15 giugno prossimo il termine entro cui Equitalia dovrà presentare il conto ai contribuenti inviando loro il saldo dovuto da versare a rate o in unica soluzione come prevede la legge a partire da luglio.
Per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali Equitalia ecco quali sono le indicazioni della società di riscossione per chi ha già un piano di rateizzazione in corso. In questo caso il contribuente può comunque aderire alla definizione agevolata ma, si legge nelle faq, “deve pagare relativamente ai piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016, le rate con scadenza fino al 31 dicembre 2016. Per chi aderisce alla definizione restano invece sospesi, fino al termine per il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute per la definizione, le scadenze delle rate dell’anno 2017 di tutti i vecchi piani di dilazione già accordati da Equitalia”. Attenzione poi ai mancati pagamenti o ai pagamenti in ritardo. Equitalia fa sapere che “chi non paga anche solo una rata, oppure lo fa in misura ridotta o in ritardo, perde i benefici della definizione agevolata previsti dalla legge e Equitalia riprenderà le attività di riscossione. Gli eventuali versamenti effettuati saranno comunque acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto”.
La richiesta di rottamazione delle cartelle Equitalia potrà essere inviata dai contribuenti entro il prossimo 31 marzo. Si tratta delle cartelle esattoriale emesse dal 2000 al 2016: la definizione agevolata, cioè la rottamazione, prevede una riduzione delle somme da pagare a Equitalia. I contribuenti hanno tempo fino alla fine di questo mese per inoltrare il modulo della domanda contenente l’elenco. Chi aderirà alla rottamazione delle cartelle Equitalia pagherà l’importo residuo delle somme inizialmente richieste senza le sanzioni e gli interessi di mora. Per quanto riguarda le multe stradali non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. Per aderire alla definizione agevolata è necessario compilare il modulo DA1 (o DA2 se la richiesta di accesso alla definizione agevolata riguarda carichi oggetto di “proposte di accordo o del piano del consumatore”). Equitalia fa sapere ai contribuenti che il modulo può essere compilato anche online, poi deve essere stampato e firmato e la domanda deve essere presentata: per posta elettronica alla casella e-mail/pec della Direzione Regionale di Equitalia Servizi di riscossione di riferimento insieme a copia del documento di identità oppure presso gli Sportelli dell’Agente della riscossione. Equitalia comunicherà entro il 31 maggio 2017 l’ammontare complessivo delle somme dovute e invierà i bollettini di pagamento.
I contribuenti che vogliono inviare domanda per la rottamazione delle cartelle Equitalia possono trovare risposta a eventuali dubbi nelle faq pubblicate sul sito della società di riscossione. Nelle faq è specificato per esempio che chi ha presentato la dichiarazione e vuole integrarla con gli importi affidati a Equitalia nel 2016 può farlo presentando, sempre entro il 31 marzo, una nuova dichiarazione utilizzando il modulo DA1 e indicando esclusivamente i nuovi carichi che intende definire. E’ possibile poi rinunciare alla dichiarazione di adesione alla definizione agevolata purché la rinuncia sia presentata entro il 31 marzo 2017. Anche chi ha un contenzioso con Equitalia può comunque richiedere la rottamazione delle cartelle esattoriali: la legge stabilisce infatti che per aderire si debba espressamente dichiarare di rinunciare a eventuali contenziosi relativi a cartelle e avvisi interessati dalla definizione agevolata. I contribuenti possono pagare con i bollettini RAV precompilati inviati da Equitalia nel numero di rate richieste con il modello di dichiarazione (da 1 rata fino a un massimo di 5), mentre in caso di pagamento in un’unica rata, la scadenza è fissata a luglio 2017: si può pagare con la domiciliazione bancaria (se richiesto nel modello di dichiarazione) oppure in banca, agli uffici postali, nei tabaccai, tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul sito www.gruppoequitalia.it, con la App Equiclick o direttamente agli sportelli di Equitalia.