Di colui che è santificato come san Macario da Gerusalemme e il cui nome significa, alla lettera, “beato”, sappiamo davvero poco, visto che non vi sono notizie relative a quello che è stato il suo luogo di nascita e più in generale sulla sua vita. Egli è noto soltanto come vescovo di una delle città più importanti in assoluto per cristiani ed ebrei, ovvero Gerusalemme, di cui è stato vescovo. Tuttavia, pur essendo noto come vescovo di Gerusalemme, va detto che nel periodo in cui visse san Macario, presumibilmente il 300 d.C, la città era sparita dalle cartine geografiche, come testimoniano i libri di Storia. Già nel 135 d.C Gerusalemme era infatti stata sostituita da una colonia romana, il cui centro era stato edificato nel luogo in cui secondo la Bibbia erano state sepolte le spoglie mortali di Gesù.
Quel che si sa di san Macario è che il periodo in cui presumibilmente ricoprì il ruolo di vescovo è stato uno dei più importanti nella millenaria storia del Cristianesimo. Egli infatti, stando alle poche notizie pervenute fino ai giorni nostri, visse nel periodo degli imperatori Costantino e Licino e quindi in un’epoca in cui il Cristianesimo non era più oggetto di persecuzione. E stando alle fonti storiche, san Macario, una volta divenuto vescovo di Gerusalemme, riuscì a farsi accordare da Costantino, imperatore cristiano, il progetto di far venire meno la costruzione più importante della vecchia colonia romana che era stata edificata sul luogo dove erano state sepolte le spoglie di Gesù e di farvi edificare l’imponente Basilica della Resurrezione.
San Macario, una volta ultimata la costruzione di quello che fu il più importante luogo di culto cristiano costruito ex novo, si dedicò anima e corpo a contrastare le posizioni teologiche di Ario, le cui posizioni provocarono una forte spaccatura all’interno dell’universo cristiano. E celebre è rimasto un suo intervento, che ebbe luogo nel corso del Concilio del 325 a Nicea: in quell’occasione san Macario ottenne una vittoria importantissima, perchè alla fine di uno dei passaggi storicamente più importanti della storia del Cristianesimo, venne ribadita la bontà della dottrina tradizionale, con una bocciatura delle posizioni sostenute dalla corrente di Ario. Se è noto che fu vescovo di Gerusalemme per vent’anni e precisamente dal 313 al 334, sono invece ancora oggi ignote cause e luogo della sua morte. Da fonti storicamente non confermate, sembra inoltre che san Macario fu tra i presenti al ritrovamento della croce su cui venne crocefisso Gesù.
San Macario non è un santo troppo conosciuto nel nostro Paese, motivo per cui, anche cercando con una certa attenzione, non si trova nessuna città di cui sia santo patrono. Tuttavia va detto che viene venerato in alcuni luoghi di culto sparsi sul territorio italiano. Detto che il 10 marzo è la data in cui viene celebrato, si può concludere ricordando come in questa stessa giornata vengano ricordati anche altri santi, tra cui si possono citare San Simplicio Papa e Santa Maria Eugenia di Gesù.