All’interno del martirologio cristiano vi sono numerosi santi di nome Benedetto; il più noto è san Benedetto da Norcia, oggi patrono d’Europa, la cui festività viene fatta cadere in coincidenza con l’entrata della primavera, il 21 marzo. Ma qualche giorno prima, l’11 marzo, si celebra la memoria di un altro santo Benedetto, e per distinguerlo dagli altri viene definito di Milano, o Crispo. San Benedetto Crispo viene così appellato perché a lungo gli è stata attribuita la redazione di alcuni versi dedicati al diacono Crispo, anche se oggi sussistono dubbi in merito. Egli si annovera tra gli uomini di fede che, nei primissimi secoli di diffusione del cristianesimo, hanno contribuito con il loro lavoro a rendere la Santa Chiesa sempre più solida nei suoi dogmi e nei suoi precetti. Difatti egli visse tra il VII e l’VIII secolo dopo Cristo; l’unica data che conosciamo con esattezza è quella della sua morte, avvenuta nel 725. Secondo il ritmo Versus de Mediolano civitate composto da autore ignoto agli inizi dell’VIII secolo, san Benedetto dovrebbe essere sepolto nella basilica di Sant’Ambrogio.
San Benedetto fu il 41esimo vescovo della Città di Milano, a cui la sua memoria è particolarmente legata. Della sua vita ci sono giunte poche notizie, per lo più episodi, ma la testimonianza maggiore che si ha circa il suo apostolato viene dallo storico Paolo Diacono che ne tesse gli elogi. Diacono ci dice infatti che il vescovo san Benedetto fu un uomo buono e saggio, in odore di santità già mentre era in vita. Lo dimostra il fatto che egli fosse noto in tutta Italia per le sue virtù, e non solo nel territorio di Milano. San Benedetto fu fautore dei buoni rapporti con l’Inghilterra, fu lui infatti a far convertire al cristianesimo il re del Wessex Caedwalla, che si fece battezzare a Roma nel 689 da papa Sergio I. Il sovrano morì poco dopo, e san Benedetto scrisse per lui l’epitaffio.
Durante il suo vescovato, san Benedetto dimostrò anche di avere un carattere forte e battagliero. Infatti si recò di persona dal papa a Roma per chiedere il diritto di consacrare il vescovo di Pavia, che invece a quei tempi veniva deciso dal Pontefice stesso. Probabilmente per questo motivo oggi il santo è invocato come protettore di chi deve intervenire in un processo, tanto come accusato che come accusatore. Al vescovo si attribuisce un lungo periodo di episcopato, oltre quarant’anni, e la costruzione presso la zona di Porta Nuova, a Milano, della chiesa e del monastero dedicati a san Benedetto.
Da sempre la festa in sua memoria cade l’11 marzo; successivamente però il rito ambrosiano spostò la data al 6 settembre perché secondo questo rito durante la Quaresima non si festeggiano i santi. Per il martirologio cristiano san Benedetto continua ad essere commemorato nel giorno 11 marzo, come esempio delle virtù che lo hanno animato nel suo importante ruolo di guida della comunità cristiana di Milano.
Il giorno 11 marzo vengono ricordati anche: San Costantino, re e martire; il beato Giovanni Kearney, sacerdote e martire; Santa Rosina di Wenglingen, vergine e martire; San Firmino di Amiens, abate.