Strisce blu gratis? La sosta può essere libera dalle multe nel caso in cui il dispositivo per il ticket non sia attrezzato con il bancomat. Il caso sulla legittimità o meno delle colonnine per il parcheggio sulle strisce blu sprovviste di bancomat è tornato d’attualità con la sentenza di un giudice di pace di Fondi, ma la mancanza della possibilità di pagare la sosta con carte o altri mezzi non comporta automaticamente il diritto a parcheggiare gratuitamente la propria automobile e a vincere un eventuale ricorso al giudice di pace in caso di multa. Come riportato dal quotidiano Automoto, il Comune che non si è adeguato alla legge di stabilità del 2016 potrebbe appellarsi al decreto 179/2012 e addurre una impossibilità tecnica oggettiva all’installazione del POS sulle colonnine per il pagamento con il bancomat. Il dibattito, dunque, è destinato a restare aperto fino a quando non verrà fatta definitiva chiarezza sul tema.
Un caso pilota che potrebbe rivoluzionare il mondo cittadino: strisce blu gratuite, un sogno, un’ambizione di quasi tutti gli automobilisti che oggi finalmente “si concretizza”. Ma come avviene? Il caso parte tutto da Roma dove un giudice di pace con la sua sentenza rischia di inimicarsi gran parte delle amministrazioni comunali, e ingraziarsi invece il favore degli automobilisti. Una sentenza emessa lo scorso 21 febbraio dal Giudice di pace Giovanni Pesce – e con cui è stato accolto il ricorso presentato dallo studio legale Martusciello nei confronti del comune di Fondi – ha infatti stabilito che ”in mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat gli automobilisti potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati” sugli spazi a pagamento nelle strisce blu. La notizia data oggi dall’Ansa ha fatto saltare in piedi molte amministrazioni comunali del nostro Paese che con le multe in città fanno molta se non gran parte delle entrate quotidiane di “sovrattasse”.
Una sentenza apripista, come si suol dire, che rischia di allargarsi a macchia d’olio per altre procure e altri giudici di pace; il problema nasce in realtà tutto dal fatto che molti comuni non si sono ancora adeguati alla norma fissata dalla legge di stabilità 2016 (secondo la quale dal primo luglio dello scorso anno anche i dispositivi di controllo di durata della sosta, devono accettare i pagamenti con bancomat e carte di credito). Il motivo addotto a scusante è stata la mancanza del decreto ministeriale e/o un’impossibilità tecnica oggettiva all’installazione; a questo punto l’amministrazione di Fondi è stata portata in tribunale da una praticante avvocatessa multata per 41 euro per aver parcheggiato la propria auto sulle strisce blu senza ticket, dato che non disponendo di monete (le uniche utilizzabili visto che il parchimetro non accettava nemmeno banconote) non aveva potuto completare il pagamento del ticket stesso. Insomma, revolutionary ticket cari automobilisti: da oggi si può “sognare”…