In un momento storico dominato dalle fake news, le notizie bufale (il governo tedesco vuole imporre multe di anche 50 milioni di euro ai responsabili) che proliferano sui social network e in generale sulla Rete, è difficile ormai capire cosa è vero o no. Il problema reale non è tanto chi fabbrica queste notizie, spesso scherzi anche divertenti, ma la superficialità e la mancanza di approfondimento che anima il cosiddetto popolo della Rete. Spesso ci si limita a leggere il titolo della notizia, senza neanche vedere cosa dice l’articolo, per riprenderla e propagandarla a tutti. In sostanza si vuole essere confermati in quello che già si pensa sia vero e come dimostrano le ricerche fatte sui social network è inutile fornire anche dei fatti documentati, perché intanto non si cambierà idea. Ma è una novità? In realtà una volta le fake news erano le cosiddette teorie cospirative, congetture su fatti storici che tutti si sono convinti fossero dei falsi e invece clamorosamente ce ne sono alcune che si sono dimostrate vere. Vediamone alcune. C’è chi ha sostenuto che Yuri Gagarin non fu il primo uomo ad andare nello spazio, ma che fu il primo a tornea vivo. Altri astronauti sarebbero stati inviati dall’Unione sovietica, ma sarebbero morti tutti. Non è proprio così, ma quasi. Valentin Bondarenko si stava preparando ad andare nello spazio prima di Gagarin, ma morì bruciato vivo nella camera pressurizzata in seguito a un incendio. La sua morte è stata tenuta segreta fino al 1986. E che dire della macchina per scoprire chi è omosessuale? Negli anni 60 in Canada, oggi uno dei paesi più all’avanguardia nei diritti per i gay, il governo chiese a un docente universitario, Frank Wake di costruire una macchina elettronica in grado di identificare la tendenza sessuale delle persone. Nacque il “Gaydar”, il radar per i gay che misurava la dilatazione delle pupille forzando una persona a guardare immagini erotiche omosessuali. Ovviamente se le pupille si dilatavano troppo eri gay. In questo modo circa 400 persone vennero licenziate e 9mila inserite nella lista dei sospetti. Chi diceva che i servizi segreti americani conducevano esperimenti per il controllo della mente, aveva proprio ragione. L’Lsd, prima che entrasse in circolazione come la droga preferita degli hippies, per anni venne somministrata di nascosto a cavie umane per vedere l’effetto: furono dozzine le persone che riportarono danni mentali permanenti. Poi ci pensò la gente da sola a rovinarselo. Invece è inquietante quello che successe pochi mesi prima degli attentati dell’11 settembre al World Trade Center. Il 4 marzo 2001 un canale televisivo americano trasmise l’episodio pilota di una nuova serie intitolata The Lone Gunmen. Nell’episodio si racconta di un piano da parte del governo americano per far schiantare un Boeing 727 sulle torri gemelle. Scopo dell’attentato era quello di aumentare la spesa per le armi incolpando un qualche paese straniero dell’attacco. Sei mesi dopo successe veramente e forse fu la visione di questo telefilm, mai trasmesso in Italia e sospeso un in America dopo tredici puntate, a dar vita alle teorie cospirazioniste che incolpano il governo americano degli attentati per aver avuto così una scusa di scatenare le guerre in Afghanistan e in Iraq. Una bufala ovviamente. E si torna all’inizio.