Gli spari all’aeroporto Orly di Parigi confermano lo stato d’allerta per episodi di terrorismo in tutta la Francia. Come dichiarato dal portavoce dell’antiterrorismo, Benoit Brulon, e riportato da La Repubblica, l’assalitore che oggi è stato ucciso nello scalo parigino, il 39enne Zied B., ha “attaccato in modo estremamente violento” la soldatessa alla quale ha strappato l’arma, “facendola cadere a terra dove ha combattuto con l’assalitore”. La militare, ha detto Brulon, sta bene, ma sono stati secondi interminabili quelli della colluttazione con il terrorista. Lo ha confermato Dominique, testimone dell’attacco, che ha raccontato di aver visto Zied B. prendere “in ostaggio una soldatessa, la teneva per il collo e minacciava altri due soldati con il fucile della donna”. Lo scontro sarebbe avvenuto nelle vicinanze di uno sportello della Turkish Airlines, mentre si stava svolgendo il check-in di un volo Istanbul-Tel Aviv. Alcuni testimoni hanno riferito a Le Monde che il terrorista è stato abbattuto mentre si stava dirigendo armato verso un McDonald’s del Terminal Sud.
Gli spari all’aeroporto di Orly a Parigi hanno sicuramente agitato le acque in Francia e più in generale in tutta Europa rilanciando l’allarme terrorismo. E’ importante analizzare con attenzione quanto accaduto ma anche le parole del Presidente della Repubblica Francois Hollande che ha sottolineato come riportato dalla versione online della Repubblica: “Dobbiamo dire grazie alla Polizia, al coraggio e all’efficacia dei poliziotti e anche dei militari di fronte alle aggressini commesse da un individuo molto pericoloso che è stato poi messo in condizione di non nuocere. La determinazione dello stato ad agire in modo instancabile per lottare contro il terrorismo e difendere la sicurezza dei cittadini. Vogliamo assicurare a tutti la protezione del territorio“.
L’aggressore che è stato ucciso nella sparatoria all’aeroporto di Orly si chiamava Zijed B., aveva 39 anni, ed era nato a Parigi in una famiglia di origine tunisino. Sono queste le informazioni, riportate dal Corriere della Sera, sull’uomo che ha prima forzato un posto di blocco e poi ha cercato di rubare un’arma a un agente nello scalo parigino. L’uomo ucciso era un pregiudicato con precedenti per rapina a mano armata e traffico di stupefacenti: era stato schedato «J» (J come Justice) e non come terrorista (i sospetti terroristi invece sono infatti schedati «S» come Securité). L’aggressore frequentava comunque anche ambienti vicini agli jihadisti e i servizi francesi lo considerano radicalizzato. Durante la sparatoria al posto di blocco ha sparato contro gli agenti, ferendone una. Poi è fuggito sulla sua Clio e ha scritto un sms al padre: “Ho fatto una stupidata, ho sparato a un poliziotto”. Dopo l’aggressore ha abbandonato la sua auto e ne ha rubata un’altra dirigendosi verso l’aeroporto di Orly: qui è avvenuto l’assalto ad alcuni soldati, il furto di un fucile e poi l’uomo è stato ucciso da uno dei soldati. Il presidente Hollande ha espresso le sue congratulazione al soldato.
In Francia è in corso un’indagine per terrorismo dopo gli spari all’aeroporto di Orly a Parigi. L’aggressore ucciso, riporta Rainews24, era un 38enne di nazionalità francese e già noto alle autorità per droga. Secondo le prime informazioni arrivate dai media francesi si sarebbe radicalizzato negli ultimi tempi avvicinandosi all’Islam. Sempre secondo quanto riferito da Rainews24, dopo la sparatoria all’aeroporto, sarebbero stati fermati dai servizi antiterrorismo il padre e il fratello dell’uomo ucciso. Prima dell’aggressione allo scalo francese l’uomo aveva ferito un agente di polizia donna a un posto di blocco a nord di Parigi. L’aeroporto di Orly è stato chiuso e i passeggeri che erano presenti nello scalo sono stati fatti evacuare. Intorno alle 13, riferisce ancora Rainews24, il terminal ovest dello scalo sarebbe stato riaperto. Ieri sempre a Parigi un uomo, risultato schedato come radicalizzato, ha sgozzato in strada padre e fratello e due giorni fa a Grasse uno studente ha preso d’assalto una scuola.
Arrivano nuovi dettagli da Parigi dopo gli spari all’aeroporto di Orly. L’uomo che è stato ucciso dai militari era un musulmano radicalizzato e schedato. Il ministro dell’Interno francese, Bruno Le Roux, ha infati riferito, come riporta La Repubblica, che l’aggressore ucciso “era noto ai servizi segreti e alla polizia”. E’ poi la stampa francese a rivelare alcuni elementi sull’aggressore: il musulmano era conosciuto per problemi legati alla droga ma si era radicalizzato in carcere, era stato seguito dai servizi segreti, poi però il monitoraggio si era interrotto. L’aeroporto di Orly, dopo gli spari e l’uccisione dell’uomo, è stato chiuso in modo da permettere le verifiche del caso: artificieri e poliziotti hanno però escluso la presenza di ordigni o di altre minacce per la sicurezza dei cittadini. Allo scalo di Parigi non ci sono stati feriti. E’ stato però ferito dall’aggressore, prima della sparatoria all’aeroporto di Orly, un agente di polizia, una donna, durante un controllo stradale a nord della capitale. Clicca qui per vedere il v ideo dell’evacuazione dell’aeroporto di Orly.
L’aggressore ucciso nella sparatoria all’aeroporto di Orly a Parigi, secondo gli inquirenti, sarebbe la stessa persona che, prima dell’assalto allo scalo, ha forzato un posto di blocco durante un controllo stradale a nord della città e ha ferito un agente di polizia. Dopo la sparatoria l’aeroporto è stato chiuso e secondo quanto riferito da La Repubblica l’operazione di artificieri e poliziotti è ancora in corso per escludere la presenza di eventuali ordigni. Sono stati evacuati il terminal Sud, dal quale sono state fatte uscire circa tremila persone, e il terminal Orly Ovest: tutti i voli in arrivo all’aeroporto di Orly sono stati dirottati all’aeroporto Charles de Gaulle, a nord di Parigi. Un testimone, Franck Lecam, riporta sempre il quotidiano, racconta così la sparatoria: “Ero in fila per il check-in sul volo per Tel Aviv quando abbiamo sentito tre o quattro colpi esplosi vicino. L’intero aeroporto è stato evacuato”.
Momenti di terrore a Parigi, dove pochi minuti fa è andata in scena una sparatoria ad Orly, il secondo aeroporto più grande della capitale francese. Come riportato da Le Parisien, un uomo è stato ucciso all’interno dello scalo da alcuni militari dopo aver sottratto l’arma di un soldato impegnato nell’operazione Sentinelle. In questi frangenti è in corso una vasta operazione di polizia nell’ottica di un allarme terrorismo incombente, con gli agenti impegnati a verificare la sicurezza dello scalo che hanno impedito a molti passeggeri di completare lo sbarco dai propri voli, mentre un’altra fetta dell’aeroporto di Orly è stata fatta evacuare. La conferma che la tensione per un eventuale attentato in Francia è elevatissima arriva anche dalla notizia che la metropolitana Orlyval, che collega la RER Antony (Hauts-de-Seine) e l’aeroporto di Orly (Val-de-Marne), è stata interrotta per motivi di sicurezza e la ripresa del traffico non è prevista prima di mezzogiorno. Sul luogo è atteso il Ministro dell’Interno Bruno Le Roux, mentre gli artificieri sono già al lavoro per verificare l’eventuale presenza di ordigni esplosivi all’interno dello scalo. Gli occhi dei francesi sono puntati sull’aeroporto di Orly: l’allerta terrorismo rimane altissima.