Dopo gli ultimi casi di meningite e l’aumento della richiesta di vaccini gli italiani cercano sempre più informazioni su questa malattia del sistema nervoso centrale, generalmente di origine infettiva. L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato di recente un vademecum con tutte le risposte alle domande più frequenti relative appunto alla meningite. E’ spiegato che “tra gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è Neisseria meningitidis (meningocco), oltre a Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae. Del meningococco esistono diversi sierogruppi: A, B, C, Y, W135, X”. Il più aggressivo di questi batteri “è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente in Italia e in Europa”. Le fasce più a rischio di contrarre l’infezione causata dai diversi tipi di meningococco sono “i bambini piccoli e gli adolescenti, ma anche i giovani adulti”. Per quanto riguarda il sierogruppo B “la maggior parte dei casi si concentra fra i bambini più piccoli, al di sotto dell’anno di età”. I vaccini a disposizione contro la meningite sono tre: “il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC): è il più frequentemente utilizzato, e protegge solo dal sierotipo C; il vaccino coniugato tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y; il vaccino contro il meningococco di tipo B: protegge esclusivamente contro questo sierogruppo”. Clicca qui per leggere tutto.
L’ultimo caso di meningite è stato registrato ad Aversa, in Campania, dove sono scattate subito le misure per la profilassi: una 70enne, che soffre di cirrosi epatica, è in condizioni gravi. I medici avevano inizialmente pensato che la donna soffrisse di un’encefalite, ma le analisi hanno dimostrato che la febbre molto alta era invece causata dalla meningite. La 70enne, che si era recata al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe Moscati, è stata trasferita all’ospedale Cotugno di Napoli. La diffusione della meningite sta preoccupando l’opinione pubblica, ma gli esperti assicurano che i casi registrati rientrano in quelli che di consueto si verificano ogni anno. Non saremmo, dunque, di fronte ad un’epidemia, ma il professore Roberto Burioli, Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università di Milano, nell’intervista a Donna Moderna ha consigliato il vaccino alle persone a rischio o affette da alcune patologie (come talassemia, diabete, malattie epatiche croniche gravi, immunodeficienze congenite o acquisite, etc) o che si trovano in particolari condizioni, come i bimbi che frequentano asili nido, ragazzi che vivono in collegi o frequentano discoteche, reclute militari.
Cresce a Milano la richiesta di vaccini contro la meningite: il ritmo è addirittura di mille richieste a settimana. Sono altissimi i numeri che registra il capoluogo lombardo da quando sono disponibili i vaccini low cost, pagabili cioè con il metodo del co-pagamento, che permette al paziente di pagare un prezzo ridotto per la vaccinazione. L’offerta è stata, dunque, potenziata: agli ambulatori già attivi ne sono stati aggiunti due, ma nel frattempo si sta studiando il modo per coinvolgere i medici di famiglia, come avviene per i vaccini contro l’influenza. L’idea è fare in modo che possano somministrare i vaccini contro la meningite, sempre a prezzi ridotti. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare Giulio Gallera, il quale, come riportato da La Repubblica, ha comunicato la partenza della «chiamata diretta per i ragazzi di 12 anni, per invitarli a fare la vaccinazione». In questo modo diminuirebbero le liste d’attesa, da dieci mesi a tre-quattro.