Sant’Emanuele Martire visse attorno al terzo secolo dopo Cristo in Anatolia ed è oggi ricordato come esempio di coerenza alla fede cattolica e coraggio, nonché come simbolo di devozione ed amicizia. Emanuele è collegato ad altri due Santi: Quadrato e Teodosio, amici e compagni di martirio. San Quadrato era un Vescovo, un consulente spirituale che si occupava di celebrare Messe e di portare conforto religioso e sacramenti ai carcerati, ai dimenticati ai bordi delle strade, ai miserabili. I pagani, infastiditi da questi gesti di carità e pietas cristiana, presero quindi di mira san Quadrato, costringendolo ad abdicare al suo incarico. San Quadrato si rifiutò e continuò, imperterrito, a portare i suoi servigi alla piccola comunità ma fu incarcerato, torturato ed ucciso tramite decapitazione. Sant’Emanuele non accettò questo atto di violenza e prepotenza e, insieme a san Teodosio, continuò a battezzare, portare conforto ed aiuto a tutta la comunità. Furono presi di mira anche loro dai pagani, messi in prigione e sottoposti a terribili torture, al fine di convincerli ad abbandonare la fede. Nessuno dei due, però, si sottomise a tale crudele volere e, fino ai loro ultimi respiri, non rinnegarono mai il Signore e non accettarono di piegarsi alle angherie. Sant’Emanuele fu quindi condannato a morte e decapitato. Ancora oggi è ricordato in omelie ed esercizi spirituali come esempio di devozione infinita, fede e coerenza. Si ricorda di lui il grande coraggio e lo spirito di sopportazione al dolore fisico ed all’umiliazione, pur di non rinnegare il Signore e la sua religione. Sopportò il martirio sempre con grande dignità, non si piegò mai nei lunghi giorni di agonia ed andò incontro alla morte senza vacillo alcuno nei confronti dell’amore per il Signore e per la dottrina cattolica. Il nome “Emanuele” significa “Dio è tra noi” ed è scelto, spesso, da dare ai bambini in segno di buon augurio e protezione.
Viene celebrato il 26 marzo e, attualmente, non è patrono di nessuna città in particolare. Viene considerato uno dei protettori delle idee coerenti, della fiducia e della totale dedizione alle idee e ai buoni principi. È il santo a cui ci si rivolge quando si chiede di poter avere la forza infusa per portare avanti un principio sano e giusto oltre gli ostacoli che si hanno davanti. È il santo che si invoca per chiedere supporto psicologico ed emotivo quando si vuole mollare, pur sapendo che un’idea è giusta e sana, perché altri rendono difficile il proprio percorso o perché gli eventi non concedono di portare avanti le proprie idee con approvazione e serenità.
Insieme a sant’Emanuele Martire si ricordano, nella giornata del 26 marzo, i suoi compagni di martirio: san Quadrato e san Teodosio che, come lui, sono morti dopo indicibili torture pur di non voltare le spalle al Signore ed alle loro idee di fede.