GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA/ Festa oggi 8 marzo 2017, auguri, frasi: sisma, no protesta aziende rosa
Giornata internazionale della donna, 8 marzo 2017: frasi, auguri e sms. Oggi previsto uno sciopero in tutto il mondo contro la violenza. Ultime notizie e iniziative

Alternativi per obbligo e dignitosi come sempre: stiamo parlando dei tantissimi terremotati in centro Italia che in questa Giornata Internazionale della donna hanno deciso di “festeggiare” in maniera alternativa, ovvero senza sciopero. Non c’è voglia né tempo di scioperare l’8 marzo nelle quasi 8 mila aziende agricole e stalle condotte dalle donne nelle zone terremotate, spiega la Coldiretti: «Altro che festeggiamenti o scioperi – afferma Emanuela Ripani, imprenditrice agricola e agrituristica abruzzese di Pietracamela nel Teramano -. Tutto è fermo e non abbiamo avuto alcuna prenotazione per l’8 marzo. Continueremo l’attività di sempre, anche se il caseificio è chiuso per mancanza del latte delle pecore, ancora stressate dal terremoto e dal freddo di gennaio. Per fortuna ci saranno nascite di agnelli, che rappresentano una garanzia di continuità del lavoro», riportano alcune testimonianze di aziende gestite da donne che durante il terremoto hanno perso molto se non tutto. Un 8 marzo certamente diverso e non meno importante di quanto stanno festeggiando le tante donne in giro per l’Italia: «L’8 marzo sarà un nuovo giorno di attesa – afferma Mariella Salvatori, di Castelluccio di Norcia (Perugia) – per liberare la strada che dalla mia casa porta all’altopiano dove lavoriamo per produrre la lenticchia. Tra una decina di giorni dobbiamo andare con i trattori a seminare, abbiamo investito tanto in questa attività e adesso è tutto fermo», chiude il report Coldiretti.
Da giallorosso a giallorosa. In occasione della Giornata internazionale della donna la squadra di calcio della Roma ha deciso di modificare temporaneamente il proprio logo per sostenere la lotta contro il tumore al seno. È la prima volta, come ricorda Calciomercato.com, che un club di calcio di Serie A modifica la propria brand identity per una causa sociale. La Roma ha colorato di rosa il proprio stemma sui canali ufficiali della piattaforma Roma Studio: oggi 8 marzo 2017 le immagini di profilo e le copertine delle pagine ufficiali Facebook, Twitter ed Instagram dell’AS Roma riportano una versione completamente rosa del crest ufficiale della Società. Colorato di rosa anche il logo di Roma TV, che trasmetterà un promo con le linee guida di prevenzione. Spot sulla lotta al tumore al seno saranno trasmessi anche da Roma Radio nel corso della Giornata internazionale della donna.
Per la Giornata Internazionale della donna anche il Quirinale ha deciso di partecipare alla festa dell’8 marzo con un convegno organizzato nel palazzo del Presidente della Repubblica, tra premi e discorsi sul valore della donna nel 2017 e con le conquiste che ancora devono essere raggiunte per una completa parità di genere. In questa direzione va il discorso di Mattarella che pone un accenno assai deciso sull’emergenza femminicidio che purtroppo è uno dei temi più ricorrenti e drammatici per quanto riguarda la festa dell’8 marzo di tutte le donne. «Lancio un appello contro il fenomeno del femminicidio, diventato ormai in Italia un’emergenza sociale tragica e inquietante: di pace abbiamo bisogno anche nelle nostre strade, nei nostri quartieri, nelle nostre scuole, persino nelle nostre istituzioni. La loro voce spaventa i violenti perché evoca ed esprime pace. L’augurio che rivolgo a tutte le donne italiane è che la loro voce sia forte, compatta e ascoltata dovunque», ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Un biglietto di auguri per la Giornata Internazionale della donna, anche questa volta Facebook si mette in prima fila per festeggiare e celebrare le grandi giornate mondiali per occasioni umanitarie e di campagne sociali come la lotta contro la violenza di genere. Oggi dunque il social network più utilizzata al mondo ha deciso di inserire in cima alle news feed proprio lo speciale messaggio di auguri a tutte le donne, sotto forma di biglietto: «Festeggiamo l’enorme contributo che le donne apportano al nostro mondo e al nostro futuro», a cui fa seguito una citazione dell’attivista pakistana e giovane vincitrice dl Nobel per la Pace 2015, Malala Yousafzai «Non aspettare che qualcun altro arrivi e parli al posto tuo. Tu puoi cambiare il mondo». Nel biglietto si scorge l’immagine di alcune donne appartenenti ad etnie diverse e religioni assai disparate, dal burqa alla donna in carriera, tutte però intente ad osservare le stelle. Cliccando sul pulsante “condividi” è inoltre possibile pubblicare l’immagine sul proprio profilo, invitando in questo modo altri utenti a fare lo stesso. L’iniziativa, proprio come quelle simili svolte in passato, rimarrà attiva solo per oggi.
In occasione della Giornata internazionale della donna è tradizione regalare la mimosa. Ma come è nata questa usanza legata alla festa dell’8 marzo? La scelta della mimosa come fiore simbolo della celebrazione di oggi, come ricorda l’agenzia di stampa Adnkronos, risale nel nostro paese all’8 marzo 1946, quando dopo la fine della guerra la ricorrenza fu celebrata in tutta Italia. Tre donne iscritte all’Unione donne italiane, Rita Montagnana, Teresa Noce e Teresa Mattei , proposero di usare la mimosa per festeggiare le donne perché questo fiore sboccia proprio nei primi giorni di marzo. In Italia la Giornata internazionale fu celebrata per la prima volta nel 1922 su iniziativa del Partito comunista d’Italia: quell’anno la ricorrenza si svolse il 12 marzo, prima domenica successiva all’8 marzo. Il 16 dicembre 1977 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose a ogni paese di dichiarare un giorno all’anno la ‘Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale’: l’Assemblea riconobbe l’8 marzo come data ufficiale visto che già veniva festeggiato in vari paesi.
Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata internazionale della donna. Ma quest’anno non sarà solo una giornata di festeggiamenti: l’8 marzo 2017 sarà ricordato anche per lo sciopero globale messo in atto da tutte le donne. Già da giorni infatti è stata annunciata una mobilitazione mondiale da parte delle donne di oltre 40 paesi contro la violenza maschile in tutte le sue forme. L’8 marzo è sempre stata storicamente un’occasione di rivendicazione dei diritti e di denuncia di soprusi e disparità. Allo sciopero organizzato nella Giornata internazionale della donna è prevista la partecipazione di milioni di donne. Nel nostro paese lo sciopero delle donne oggi prevede l’astensione dal lavoro produttivo e riproduttivo, cioè il lavoro di cura, ed è stato promosso dalla rete ‘Non una di meno’. Si tratta di una protesta generale di 24 ore del settore pubblico e privato: “la giornata dell’8 marzo – si legge sul sito delle femministe – si articolerà territorialmente con cortei in tutte le città, presidi e piazze tematiche, flash mob e assemblee. Ma, prima di tutto, sarà una giornata senza di noi, senza le donne, una giornata di sciopero perché ‘Se le nostre vite non valgono, noi ci fermiamo!'”
La Giornata internazionale della donna si svolse per la prima volta, come ricorda Focus, nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su iniziativa del Partito socialista americano. Nel 1910 l’iniziativa fu raccolta da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste. Non si sa perché fu scelta proprio quella data e in realtà fino al 1921 i singoli Paesi scelsero giorni diversi per la celebrazione delle donne. Poi durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca, nel 1921, fu confermata come unica data per la Giornata internazionale della donna l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917. In alcuni Paesi, in maniera errata, si fa riferimento a un episodio in cui alcune operaie americane, chiuse in fabbrica dal padrone perché non partecipassero a uno sciopero, morirono a causa di un incendio nel 1857. In Italia, così come in altro Paesi, si è fatto spesso riferimento a un rogo del 1911 a New York in cui morirono 34 donne in una fabbrica di camicie l’8 marzo. In realtà l’incendio avvenne in febbraio e a seconda dei Paesi cambiano le date, i luoghi e il numero delle vittime.
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