Ad un anno dall’esplosione del caso nonnismo al Borromeo, noto collegio di Pavia, arriva oggi la prima importante decisione in merito al destino dei cinque ex studenti rei di una serie di atti di violenza ai danni delle matricole. I ragazzi coinvolti dovranno presto affrontare un processo a loro carico. E’ quanto trapela da La Provincia Pavese nella sua edizione online, che rivela la svolta dopo la chiusura delle indagini avvenuta la scorsa primavera. La difesa dei giovani aveva chiesto un “alleggerimento” della pena avanzando la messa alla prova per i lavori socialmente utili per quattro degli ex allievi accusati di sequestro di persona per aver chiuso un compagno nell’armadio. Un quinto allievo era stato invece indagato per violenza privata, per aver sottoposto un compagno ad una sorta di rito di iniziazione con tanto di coltello e fuoco. Il giudice, tuttavia, ha respinto la richiesta della difesa degli ex studenti ritenendo i fatti a loro contestati molto gravi e rinviandoli a giudizio. La difesa rappresentata dall’avvocato Orietta Stella, tuttavia, non si arrende e presenterà presto una nuova istanza per i lavori socialmente utili. Il processo a carico dei cinque ragazzi li vedrà tutti davanti al giudice con l’accusa di violenza privata. I quattro ragazzi che si sono macchiati anche di un altro grave episodio attendono di conoscere la data di inizio del processo, mentre il quinto imputato si presenterà in aula il prossimo 14 giugno. Sebbene gli episodi di nonnismo al Borromeo siano maturati nel medesimo contesto, non si esclude che i cinque ex allievi possano proseguire per strade differenti proprio alla luce dei diversi episodi contestati. I cinque studenti coinvolti nelle indagini per gli episodi di nonnismo al collegio di Pavia erano stati espulsi. Lo scorso settembre, con la riapertura della scuola, tuttavia, altri sei allievi sono stati lasciati fuori dalla struttura, sebbene i loro nomi non siamo mai entrati di fatto nel registro degli indagati. Evidente, tuttavia, i numerosi episodi di umiliazioni, prevaricazioni e scherzi pesanti fatti passare per innocente goliardia.