San Giovanni di Dio, il cui vero nome è Juan Ciudad, nacque a Montemor o Novo il giorno 8 marzo 1495 e morì in Spagna, nella città di Granada lo stesso giorno dell’anno 1550. A 8 anni si allontana da casa assieme ad un chierico per arrivare in Spagna e venire accolto dalla famiglia di Francisco Cid presso Oropesa, una cittadina in provincia di Toledo. In questa città san Giovanni trascorrerà gran parte della propria vita. Per molti anni si dedica alla pastorizia, fino a 27 anni, quando si arruola e come soldato prende parte a un paio di battaglie: la prima a Pavia presso la città di Vienna. Con i soldi guadagnati durante la carriera militare, girò gran parte dell’Europa fino ad arrivare in Africa dove lavora come bracciante, mentre a Gibilterra si ritrova a fare il venditore ambulante.
Nel 1537 si trasferisce in maniera stabile in Spagna, più precisamente nella città di Granada, dove apre una libreria. Juan già da diverso tempo sentiva dentro una forte vocazione religiosa, in particolare verso Gesù fu quando sentì una predica di San Giovanni d’Avila che decise di cambiare la propria vita. Come prima cosa distrusse la libreria e vagò per la città gridando a chiunque una delle più famose frasi simbolo di tutta la sua vita, ovvero: “Fate bene, fratelli, a voi stessi”. Venne rinchiuso presso l’Ospedale Reale poiché venne considerato pazzo ma ne uscì qualche mese dopo, deciso ad assecondare la vocazione religiosa. Iniziò il pellegrinaggio verso il monastero di Santa Maria de Guadalupe e, una volta rientrato, cominciò l’attività di aiuto e assistenza verso i più bisognosi, come poveri, malati o prostitute. A lui successivamente si unirono anche altre persone e ben presto fondò un ospedale. L’Arcivescovo cambiò il nome di Juan con quello di san Giovanni di Dio. Morì il giorno 8 marzo del 1550.
La canonizzazione avvenne nel 1690 ad opera di Alessandro VIII. Nel 1886 Leone XIII lo proclamò patrono di ospedali e di chi lavora per guarire ed assistere i malati, fino al 28 agosto 1930 quando Pio XI lo proclamò “patrono degli infermieri”. San Giovanni di Dio viene celebrato il giorno 8 marzo ed è patrono della cittadina di Troia, in provincia di Foggia. Il legame tra il santo e la popolazione risale al 1590, anno in cui i Fatebenefratelli giunsero presso l’ospedale locale portando con sé il culto di San Giovanni di Dio. La giornata viene scandita da una santa messa, a cui seguono preghiere ed una solenne processione dove la statua di san Giovanni di Dio viene portata per le vie del paese. Il rintocco delle campane riporta alla memoria il miracolo del 1910, quando alcuni minatori di Troia riuscirono a sentire il suono della campana più piccola della propria terra, nonostante si trovassero in Pennsylvania, ed uscirono rapidamente dalla miniera salvandosi dal crollo che la colpì qualche istante dopo.Troia è una cittadina in provincia di Foggia, la cui fondazione risale all’incirca verso il XII-XI secolo, anni in cui Ulisse e Diomede conquistarono la città asiatica di Troia. Il centro risale ad un’epoca precedente le guerre puniche, ma l’attuale borgo risale intorno all’anno 1000. Oggi è abitata da circa 7000 persone e custodisce diversi tesori architettonici ed artistici come la Concattedrale (del 1093), una straordinaria chiesa romanica con il particolare rosone, unico al mondo, di undici raggi.
Oltre a san Giovanni di Dio, il giorno 8 marzo vengono celebrati anche il Vescovo San Felice di Dunwich, il Vescovo di Pavia San Litifredo, San Senano Abate, il Vescovo San Teofilatto, il Vescovo di Therouanne Sant’Unfrido e San Veremondo Abate.