La protesta contro il G7 dei ministri degli Esteri è scattata a Lucca poco prima delle 16. Dalla stazione centrale della cittadina toscana è partito il corteo costituito da antagonisti, collettivi e diversi movimenti, tra cui no tav e lotta casa Firenze. I manifestanti, circa 100-150 persone secondo le agenzie di stampa, sono tenuti sotto controllo dalle forze dell’ordine. Imponenti le misure di sicurezza: è stata istituita una zona rossa nel centro e una serie di varchi per accedere all’interno delle aree in cui è stata suddivisa Lucca. «Toscana contro il G7, fuori gli assassini», è il testo sullo striscione in apertura del corteo. La protesta si sta svolgendo senza problemi e i manifestanti scandiscono diversi slogan contro il G7 e le forze dell’ordine. «Milioni di euro per le vostre spese militari, mentre tagliate i fondi per le case popolari», urlano ad esempio. Un po’ di tensione è stata avvertita però a porta San Jacopo, dove i manifestanti hanno acceso qualche fumogeno e hanno provato a sfondare la protezione delle forze dell’ordine per entrare in città.
I manifestanti contro il G7 dei ministri degli Esteri hanno tirato in ballo anche il ricercatore italiano ucciso in Egitto: «Siamo qui per Giulio Regeni e per tutte quelle popolazioni che uccidete con le vostre armi. Le popolazioni che ci fanno la guerra lo fanno per una guerra sociale ed è inaccettabile che si sia militarizzata una città per ostacolare una manifestazione pacifica come la nostra». Un altro gruppo di manifestanti, con una rappresentanza anche di Rifondazione Comunista, hanno atteso il corteo in piazzale Don Baroni e si sono uniti alle 17 per proseguire il percorso stabilito. Per gli antagonisti lucchesi ha preso la parola Andrea Rinaldi: «Ci hanno cacciato dal nostro centro storico per una passerella di potenti», riporta Lucca in Diretta. «Mi pare importante essere qui a manifestare con la speranza che non accadano incidenti, che sarebbero comunque colpa di qualche testa calda», ha dichiarato la consigliera Roberta Bianchi.