Si sarebbe dovuta svolgere in grande la festa patronale di Alatri ma dopo l’omicidio di Emanuele Morganti questo non avverrà. E’ stato il sindaco della città a comunicarlo a tutti i cittadini via Facebook. Si terranno quindi in tono minore sia le manifestazioni previste per il patrono San Sisto che quelle per la Settimana Santa. Il sindaco Morini fa sapere che, in accordo con la Venerabile Confraternita di S. Sisto e le autorità Religiose Foraniche e Diocesane, non sarà eseguito il tradizionale spettacolo pirotecnico né lo spettacolo musicale previsto per la serata di mercoledì 19 aprile. L’amministrazione comunale ha anche deciso di limitare l’accensione delle luminarie al minimo indispensabile così come la presenza delle bancarelle fino alle ore 21.00″. Inoltre sono stati annullati pure i previsti spettacoli musicali del 23 e del 30 aprile. “Credo che in questo modo – si legge nella nota su Fb – si sia rappresentato nel migliore dei modi possibili il sentimento generalizzato dell’intera Cittadinanza, sentimento di dolore e di sgomento, pur tenendo conto della complessa macchina organizzativa che in tempi non sospetti si era già messa al lavoro e non rinunciando alle nostre secolari tradizioni e ad onorare doverosamente il nostro Patrono S. Sisto”: clicca qui per leggere tutto. (aggiornamento di Stefania La Malfa)
In questi due giorni i Ris sono all’opera nella cittadina di Alatri per cercare altre prove del dna o tracce simili sulle auto parcheggiate in Piazza Regina Margherita, specie la Skoda sulla quale è stramazzato Emanuele Morganti prima di rimbalzare a terra mezzo morto per i troppi colpi ricevuti. Analisi sulle tracce dei vestiti, delle auto e di tutto quello che potrebbe fornire materiale in più e maggiormente interessante per scoprire chi davvero ha partecipato alla rissa dell’orrore davanti alla discoteca di Alatri. Sul fronte invece dei motivi e dei moventi, una novità è sorta ieri mattina e diffusa direttamente dalla Procura di Frosinone: pare infatti sia irreperibile uno dei ragazzi indagati per l’omicidio volontario del 20enne Morganti. Si tratta del 24enne Michel Fortuna, entrato per ultimo nelle indagini degli inquirenti: si pensa possa essersi allontanato dalla propria abitazione e ancora non è chiaro se il motivo è da ascriversi in un parziale allontanamento da Alatri per il clima da “vendetta personale” che aleggia nella cittadina dopo l’orrore subito dal povero Emanuele. Resta il fatto che nelle prossime ore il ragazzo indagato dovrà essere localizzato dagli uomini della Procura per assicurarsi che non si tratti invece di una vera e propria fuga. Secondo quanto riporta Ciociaria Oggi, Fortuna potrebbe essere colui il quale ha tirato l’ultimo pugno mortale al povero Emanuele.
Ieri in serata si è tenuta una nuova messa in suffragio di Emanuele Morganti, a Tecchiena Castello: famiglia, parenti ma anche tantissimi amici e semplici cittadini che hanno voluto salutare con estremo dolore il ragazzo massacrato e ucciso ad Alatri ormai nella notte tra il 24 e il 25 marzo scorso. Inconsolabili in prima fila, come racconta Ciociaria Oggi, mamma Lucia e papà Giuseppe, insieme ai fratelli Morganti Francesco e Melissa; nessuna lettera, nessuna parola in più, solo la preghiera e il pianto per quella giovane vita spazzata via dalla barbarie del branco, forse per una vendetta meschina. La Chiesa di Tecchiena non è riuscita a tenere dentro tutti i fedeli accorsi per salutare una volta di più Emanuele, e per questo motivo la struttura all’esterno e la piazza hanno dovuto ospitare i tanti rimasti fuori. Un piccolo segnale di una comunità che funziona, si muove e senza per forza dire fiumi di parole si stringe attorno al dolore di una vita innocente “rubata”.