Sentenza Cassazione contro un cittadino indiano sikh:"i migranti devono conformarsi ai nostri valori", le ultime notizie e la decisione storica della Corte Suprema, oggi 15 maggio 2017
Una sentenza a suo modo storica è arrivata questo pomeriggio dalla Cassazione contro un cittadino indiano sikh che voleva circolare in Italia con un coltello considerato sacro nella sua religione e nel suo Paese, e il cui uso rientra nei precetti della sua religione. Ebbene, la decisione della Corte è stata certamente molto netta e produce, di fatto, un precedente alquanto importante rispetto a tanti altri procedimenti simili che già presentati negli ultimi anni. «I migranti che hanno scelto di vivere nel mondo occidentale hanno l’obbligo di conformarsi ai valori della società nella quale hanno deciso di stabilirsi»: con queste parole i giudici della Cassazione hanno deciso di opporsi alla richiesta del cittadino indiano di poter circolare nelle strade con il suo coltello “sacro”. Per la Suprema Corte italiana infatti non è tollerabile che l’attaccamento ai propri valori, seppure leciti secondo le leggi vigenti nel paese di provenienza, porti alla violazione cosciente di quelli della società ospitante».
Potenzialmente roboante tale sentenza, visto che in futuro potrebbe essere utilizzata come classico caso di giurisprudenza per altre problematiche legate al mondo dell’immigrazione e alle conseguenti polemiche. Dall’annosa questione dei crocifissi nei luoghi pubblici che ledono le altrui religioni, fino all’uso di vestiario particolare di alcune religioni, e così via fino ai modi di vivere poco conformi al mondo occidentale che spesse volte in passato hanno sollevato polveroni e scontri di (in)civiltà. Come ogni sentenza, bisognerà vedere quando poi vi saranno altri casi come verranno prese le varie decisioni, ma intanto rappresenta certamente un punto di svolta che non mancherà di essere investito da polemiche/apprezzamenti. Che i migranti debbano “rispettare i valori del Paese ospitante” rischia di divenire una rivoluzione copernicana nell’ambito giuridico e sicuramente sociale difficile da prevedere come impatto e conseguenze nei prossimi mesi immediati.