È stato approvato in Cdm il decreto sui vaccini obbligatori a scuola, con la linea passata però più morbida rispetto a quella paventata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Infatti non passa al Consiglio dei Ministri la proposta di vaccinazioni obbligatorie per iscrizione alle Elementari, Media e i primi due anni di Superiori; la spunta infatti il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, che aveva proposta l’obbligo vaccinale solo fino ai 6 anni. E così è stato, con il Governo Gentiloni che approva l’obbligatorietà solo per Asili Nido e Scuole Materne, dunque fino ai 6 anni (ovvero all’inizio della Prima Scuola Elementare). Per le scuole dell’obbligo, invece, la mancata vaccinazione porterà a una sanzione pecuniaria nei confronti dei genitori: un accordo dunque all’interno dell’Esecutivo, con la Lorenzin che spingeva per l’obbligo almeno fino ai 10 anni e con la multa si arriva ad una sorta di compromesso.
«Di fronte a questa obbligatorietà abbiamo deciso alcune misure – ha detto il premier Gentiloni poco fa in conferenza stampa – L’obiettivo è ridurre al minimo nei prossimi mesi e anni la fascia di popolazione non protetta». Ha così spiegato che per i genitori di chi non è coperto e frequenta la scuola dell’obbligo si è pensato a sanzioni, «anche 30 volte più alte di quelle esistenti». È un decreto alla fine, e questo solleverà non poche polemiche, con il premier che ha spiegato come «si è constatato che la mancanza di misure appropriate nel corso degli anni e il diffondersi negli ultimi mesi di teorie anti scientiche che ha portato abbassamento protezione. No stato di emergenza ma preoccupazione alla quale vogliamo rispondere».
«Le vaccinazioni sono uno strumento fondamentale di salute pubblica», spiega la ministra della Salute Beatrice Lorenzin poco fa in conferenza stampa dopo il licenziamento del Cdm al decreto sull’obbligo dei Vaccini a scuola. Ha elencato i problemi legati al calo delle coperture che si sta registrando in questi anni: «Vogliamo aumentare le coperture vaccinali. L’azione più forte si fa sui bambini piccoli e poi più avanti nel percorso scolastico andiamo a controllare le coperture, e pensiamo a misure stringenti nei confronti della famiglia». Nello specifico, con queste nuove norme si rendono obbligatori non più 4 ma 12 vaccini venendo ricompresi in questo modo anche quelli di categoria Mprv – morbillo, parotite, rosolia e varicella – e due contro la meningite di tipo B e C. I bimbi non potranno essere iscritti alle scuole pre-elementari se in mancanza delle vaccinazioni indicate, altrimenti vi saranno sanzioni indicate tra i 150 euro per la polio e addirittura 250 euro per l’epatite.