Fonti turche e curde sono certe che purtroppo “Cappuccio Rosso”, ovvero Ayse Deniz Karacagil la militante filo-curda che combatteva l’Isis a Raqqa, è stata uccisa martedì scorso in battaglia. Aveva solo 24 anni ed era divenuta molto celebre, non solo in Italia, per via della sua scelta di combattere lo Stato Islamico dopo aver sfidato anche il regime di Erdogan in Turchia. Lei infatti era turca di origine, nata ad Antalya, e negli anni delle proteste di Gezy Park si era anche presa una condanna a 100 anni di galera per aver osato sfidare il semi-regime turco, per di più avendo scelto la parte filo-curda come identità politica e comunitaria.
Stando a quanto riportano i media turchi in queste ore, “Cappuccio Rosso” non ce l’ha fatta e a darne l’annuncio in Italia è stato colui che l’ha resa famosa ritraendola nei fumetti di “Kobane Calling”; è Zerocalcare che ha deciso di raccontare la sua storia di ribellione al terrorismo e all’ideologia nel suo ultimo fumetto dedicato alla liberazione della città curda caduta sotto il controllo di Isis e poi riconquistata. Come riporta la Stampa, la giovane ragazza dopo aver sfidato Erdogan ha deciso di unirsi al movimento di liberazione curdo e combattere l’assurdità e la ferocia di Isis in Siria.
Con un post su Facebook tutto inserito tra parentesi il fumettista italiano Zerocalcare ha deciso di ricordare una delle sue “eroine” raccontate nei fumetti di Kobane Calling, divenuti molto famosi negli ultimi anni di guerra all’Isis e allo Stato Islamico in Siria. “Cappuccio Rosso” non c’è più, uccisa dal regime dello Stato Islamico in una guerra che purtroppo prosegue da anni nel silenzio molte volte dei tanti media internazionali. «E’ sempre antipatico puntare i riflettori su una persona specifica, in una guerra dove la gente muore ogni giorno e non se la incula nessuno. Però siccome siamo fatti che se incontriamo qualcuno poi per forza di cose ce lo ricordiamo e quel lutto sembra toccarci più da vicino, a morire sul fronte di Raqqa contro i miliziani di Daesh è stata Ayse Deniz Karacagil, la ragazza soprannominata Cappuccio Rosso», scrive il fumettista romano.
Il finale del post è dedicato all’impegno politico e sociale di questa ragazza combattente anti-Isis e anti-Erdogan: «Turca, condannata a 100 anni di carcere dallo stato turco per le proteste legate a Gezi Park, aveva scelto di andare in montagna unirsi al movimento di liberazione curdo invece di trascorrere il resto della sua vita in galera o in fuga. Da lì poi è andata a combattere contro Daesh in Siria e questa settimana è caduta in combattimento».