La reliquia con il cervello di Don Bosco è stata ritrovata, dopo circa 15 ore di sconforto e tensioni. Secondo le ricostruzioni riportate dal comunicato stampa del Comando Generale dei Carabinieri, si apprende che il malfattore è riuscito a scavalcare la parete di cristallo che protegge il reliquiario e ad asportare il coperchio con relativa ampolla in vetro, trafugando poi la preziosa reliquia. Le indagini hanno visto un impegno congiunto della Compagnia di Villanova d’Asti che, guidati dal sostituto procuratore Laura Deodato, hanno condotto fino all’identificazione del ladro. I RIS di Parma hanno infatti prelevato le impronte rilasciate dal malfattore sulla “scena del crimine” e “dopo ore di osservazione, pedinamenti, attività di analisi e visione di innumerevoli filmati di sicurezza della struttura religiosa e dei Comuni vicini a Castelnuovo”, si è dato vita al blitz che ha portato al ritrovamento della reliquia. Si sittolinea che l’artefatto religioso si trova in perfette condizioni, compresi i sigilli della Congregazione Salesiana. Un particolare visibile nel video presente a questo indirizzo. Il ladro ha inoltre posto la reliquia “in una teiera in rame posta in un armadietto della cucina dell’abitazione”. [Aggiornamento a cura di Morgan K. Barraco]
Dopo quasi un mese viene ritrovata la reliquia di Don Giovanni Bosco, l’ampolla con parte del cervello che aveva fatto il “giro del mondo” per la sua scomparsa, rubata da ignoti ora finalmente è stata recuperata. Un’operazione dei Carabinieri di Asti ha dato l’annuncio: il presunto ladro con l’ampolla che aveva rinchiuso il cervello sono stai recuperati dal Comando Provinciale di Asti. Da quanto riporta La Stampa, pare che le ragioni del furto non siano addebitati ad una volontà di riscatto o a motivi particolari legati alla religione (o anche a presunti attacchi a Papa Francesco per il suo profondo legame con il Santo fondatore dei Salesiani): pare che il furto sia invece da addebitare all’«avidità di un pregiudicato che pensava di poter rivendere l’ampolla, che credeva fosse in oro». La reliquia era tenuta nella Basilica di Colle Don Bosco, nell’Astigiano, ed ora dopo un mese di preghiere e richieste da parte dei fedeli della Comunità e di tutti i pellegrini che ogni anno accorrono alla Basilica, finalmente si può festeggiare il ritrovamento.
Come scrive Repubblica, «la reliquia trafugata, una parte del cervello, era particolarmente simbolica proprio per questo: posta in un sacello dietro la parete absidale del piano inferiore della Basilica, indica il punto esatto della nascita del Santo». Come riporta CronacaQui, «La preziosa ampollina sarebbe stata ritrovata nel Pinerolese, in provincia di Torino». Niente riscatto, niente ricatti e niente attacchi religiosi: solo la presunta ignoranza di un presunto ladro che ora dovrà rispondere sui veri motivi di questa azione sconsiderata.