Dieci famiglie contro 400 bambini: vince la minoranza. Succede a Pontedera, Centro Sportivo Bellaria, molto frequentato, sono centinaia i ragazzi iscritti che praticano diverse attività sportive. Come è normale in questa Italia multiculturale, ci sono anche una decina di ragazzini musulmani, appartenenti ad altrettante famiglie. Il Centro sportivo, da decenni, prevede a metà giornata anche una piccola merenda per tutti, per riprendersi dalle fatiche sportive, un classico tutto italiano, un bel panino alla mortadella. Ma gli islamici si sa non possono per motivi religiosi mangiare carne di maiali e derivati dell’animale.
Chiedono così che la merenda alla mortadella venga abolita. Ok, direte voi, agli islamici si darà un’altra merenda, o si portano da casa quel che vogliono loro. No, per i dirigenti del Centro sportivo la merenda alla mortadella va vietata a tutti e 400 ragazzini iscritti: i musulmani potrebbero offendersi. E così dopo il crocifisso e il presepe di Natale vietato in alcune scuole perché “offende i ragazzi di altre religioni” adesso siamo al divieto di mortadella. Per i responsabili, ci sarebbe una direttiva del governo che dice di fare così, peccato che nessuno l’abbia trovata e di fatto non esista. Ovviamente furiose le famiglie italiane, ma la nuova regola resta: «Non siamo un ristorante, la merenda è uguale per tutti. Ad esempio, ai celiaci chiediamo di portarsela da casa. Perché non è stato chiesto ai musulmani?». Quando sarà vietata la carne di maiale, una bella grigliata, nei ristoranti per non offendere un cliente musulmano? Anzi, vietiamola anche nelle macellerie, non sia mai che l’odore per un islamico che passa lì davanti lo possa offendere. No pigs per tutti!