Una storia incredibilmente simile a quella accaduta recentemente a Torino dove una madre ha nascosto la gravidanza e poi lanciato il bambino appena partorito nel bagno di casa dal balcone uccidendolo. Questo caso si svolge invece a Burnley in Inghilterra, dove una donna, Rachel Julie Tunstille di 26 anni ha partorito di nascosto nel bagno e poi ha ucciso con 15 colpi di forbici il neonato. Al compagno ha detto di aver subito un aborto spontaneo come le era già capitato in precedenza per cui non aveva bisogno di cure mediche. Ha dovuto poi invece recarsi in ospedale dove la vera storia è venuta fuori.
Come la donna di Torino, una volta arrestata, ha detto di non ricordare di aver ucciso il neonato, una bambina. Arrestata, è stata condannata all’ergastolo: per l’accusa avrebbe eliminato la figlia perché era preoccupata per la sua carriera professionale, alcuni testimoni hanno invece detto che temeva di perdere il lavoro se avesse avuto un figlio. Incredibilmente, la donna, laureata in psicologia, lavorava presso una clinica per malattie mentali di cui era manager. Sebbene la donna abbia detto alle autorità che la bambina non respirava al momento della nascita, si è potuto stabilire che non sia vero e che al momento della nascita era viva. Sul computer della donna sono state trovate visite a siti che spiegano come abortire.