La forza di Caterina Simonsen che, grazie all’amore di Domenico sta cercando di reagire alla terribile malattia che l’ha colpita, ha toccato il pubblico che si è emozionato nell’ascoltare una storia che racconta il vero amore, capace di superare qualsiasi ostacolo. Sul suo profilo Facebook, Caterina ha condiviso il video trasmesso nella trasmissione di Bebe Vio, Diversamente amore”, per dimostrare che, con forza e determinazione, grazie all’amore, si può superare qualsiasi ostacolo. Dopo la messa in onda della puntata, sono tanti gli utenti che hanno voluto lasciare un messaggio a Caterina. “Siete meravigliosi. È vero, non vedo nemmeno io nessun motivo per cui non deve essere per sempre… vi auguro tanta felicità e gioia”, “Caspita, mi avete fatta emozionare”, “Sei il mio mito Cate”, “Ti ho conosciuta attraverso i tuoi scritti, dopo ieri posso dire di conoscerti ancora un po’ di più”, “Caterina è una persona che affronta la vita sempre con il sorriso. Ti abbraccio forte forte. Domenico è un vero uomo, come molti non lo sanno essere nemmeno a 50 anni”, si legge su Facebook . Cliccate qui per vedere tutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
CATERINA E DOMENICO, L’AMORE HA LA MEGLIO SULLA MALATTIA
La puntata di Diversamente Amore, condotta da Bebe Vio, si conclude con la storia di Caterina Simonsen. La ragazza ha 26 anni, e fino all’età di 21 anni d’età, quando poi è arrivata la terribile notizia. Caterina non ha difese immunitarie e questo la rende siscettibile ad ogni tipo di malattia che per lei diventa subito grave. Quando lei e Domenico si sono conosciuti, le avevano dato una aspettativa di vita di un anno e mezzo. Lui viveva a Torino, lei a Padova: anche in questo caso, l’amore ha avuto la meglio. La sorella di Caterina racconta come il destino le accomuni anche da questo punto di vista: “Io e mia sorella abbiamo gli stessi problemi, siamo delle ragazze con delle date di scadenza, mettiamola così. Solo che a lei è progressiva la malattia e a me è repentina, quindi per lei è più grave. L’amore ha fatto più della medicina, è migliorata tantissimo grazie a lui” conclude. (Agg. Anna Montesano)
LA VITA CON L’IMMUNODEFICIENZA PRIMARIA
Una storia davvero “imprevista” e come tale di un interesse e un carico di dramma davvero speciale: Caterina Simonsen e il “suo” Domenico sbarcano a “Diversamente Amore”, il programma condotto da Bebe Vio per raccontare la loro particolarissima storia d’amore nata in una camera d’ospedale. Ha 26 anni la bella Caterina ma viene da tanti anni di malattie rare – immunodeficienza primaria, deficit di proteina C e proteina S, deficit di alfa-1 antitripsina, neuropatia dei nervi frenici – in cui la sua speranza e passione per la vita, seppur in una giovane studentessa di veterinaria, stava per venire meno. La sorella lo racconta perfettamente nel promo della puntata di questa sera: “dopo le prognosi dei medici, Caterina non voleva più fare nulla era a terra e pensava che tutto potesse finire”. E invece poi arriva Domenico: dopo che alla ragazza avevano dato un’aspettativa di un anno e mezzo di vita, la loro storia nata quasi per caso e a distanza è divenuta centro e baricentro sui cui è letteralmente rinata tanto lei quanto lui, che ha mollato tutto e da Torino si è trasferito a Padova.
CATERINA SIMONSEN E DOMENICO: LA COPPIA OLTRE LA MALATTIA A “DIVERSAMENTE AMORE”
STAMINA E LE MINACCE DI MORTE
Nel 2013, in piena fatica e dolore per una quadruplice malattia rara genetica, avviene “il fattaccio”: Caterina Simonsen, giovane studentessa di veterinaria, sta lentamente uscendo dal pericolo di morte grazie ad un intervento e una terapia eccezionale dei medici nell’ospedale di Padova. Decide con coraggio da leonessa di affrontare il popolo del web (non sono in tanti a farlo, specie in quel 2013 quando ancora in pochi si cimentavano nell’esposizione pubblica e virale nel giro di pochi istanti) per raccontare cosa ha permesso a lei di rimanere in vita: con un post su Facebook difende a spada tratta i test medici sugli animali che le hanno salvato la vita, altrimenti sarebbe a 9 anni. Apriti cielo, nel giro di poco tempo 30 minacce di morte e migliaia di insulti di ogni specie e genere da parte di folli estremisti animalisti: «Magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m…in meno e più animali su questo pianeta», e ancora, «per me puoi morire pure domani, Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per te». Con due video lei replica ancora una volta contro le “follie anti-scienza”, anticipando di fatto quanto succede in questi mesi dove sempre di più sono quelli che mettono in dubbio vaccini, ricerche e quant’altro. «Io, Caterina S. Ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un futuro» ebbe il coraggio di sostenere, anche grazie a quella vita rinata con un rapporto d’amore con Domenico. Un rapporto che ha ricentrato tutto, che ha ridato la possibilità di non considerarsi solo come una “condannata” ad una vita difficile, ma come una “miracolata” con una seconda possibilità. «Io esisto. No a Stamina, sì al metodo scientifico anche se momentaneamente abbiamo bisogno della sperimentazione animale».
L’INTERVISTA AL SUSSIDIARIO
Gli animalisti la attaccano e lei ha il coraggio di replicare, attaccando tutto quanto mette in discussione senza argomenti scientifici quella stessa scienza che ha permesso di salvarle la vita: per questo motivo ci aveva colpito a noi del Sussidiario e avevamo cercato nel 2013 di contattarla. Caterina Simonsen non solo acconsentì ma ci rilasciò una bellissima intervista in cui si mise “a nudo” di fronte ad una vita limitata ma per nulla “sconfitta”. «Io amo gli animali, sono vegetariana, ho tre cani, studio veterinaria, vado nei canili più di quanto ci vadano loro. Purtroppo è troppo facile parlare quando non si conosce chi c’è dall’altra parte. Io ho deciso di muovermi dicendo certe cose pubblicamente perché altri si impegnino maggiormente nella ricerca», ci spiegò Caterina, stasera protagonista con Domenico nella puntata di Diversamente Amore. Erano passati pochi giorni da quegli insulti infamanti sul web, eppure lei ci sembrava così retta e sicura di quanto affermato che non diede prova di volerci “ripensare”, giustamente: «ho fiducia nella medicina e sono indignata per l’ignoranza che domina nei confronti della medicina, proprio come il metodo Stamina», accusò pesantemente il “metodo” inventato da Vannoni per il quale tutt’oggi è indagato dalla Procura di Torino. Altro che “ignoranza” invece quella che la giovane Caterina ci trasmise in quell’intervista: «Vivo giorno dopo giorno. So che devo fare le mie terapie, devo seguire i protocolli che mi danno. Mi fido di quello che mi dicono i dottori, fino ad adesso ha funzionato. E soprattutto io non posso mollare, per i miei genitori e per la mia famiglia. Mi sento responsabile di quello che sono. Fino a quando avrò forze, fino a che posso decidere io, io combatto».