E’ stato finalmente arrestato Franz Wrousis, il folle cinquantunenne che ha seminato il panico nella cittadina svizzera di Sciaffusa attaccando i passanti con una motosega. Sono state oltre ventiquattro ore di caccia all’uomo per provare ad assicurare Wrousis alla giustizia, ma alla fine l’uomo è stato catturato, come riportato dalla polizia svizzera che è riuscito ad individuare il folle nel cantone di Zurigo, per la precisione a Thalwil. Restano ancora ignote le motivazioni, oltre al disagio psichico evidente, che hanno portato Wrousis ad aggredire con la sua motosega ben cinque persone, delle quali due versano ancora in gravi condizioni in ospedale. Le forze dell’ordine elvetiche hanno da subito escluso la pista ed il movente terroristico, mentre è stato ipotizzato che Wrousis potesse avere delle motivazioni di rivalsa verso la cassa malati, di cui è attualmente un mutuato. La zona di Sciaffusa era stata circondata dalla polizia, ma per catturare Wrousis c’è voluto alla fine più di un giorno intero. (agg. di Fabio Belli)
CHI È FRANZ WROUSIS, IL FOLLE CON LA MOTOSEGA IN CENTRO A SCIAFFUSA
LA CACCIA ALL’UOMO CONTINUA
Non lo hanno ancora preso, dopo ore in fuga, il folle in centro a Sciaffusa (Svizzera) che con una motosega ha preso d’assalto un’agenzia di assicurazioni vicino al McDonald’s del centro città, ferendo 5 persone e creando un ennesimo allarme terrorismo in Europa. “Non è un atto di terrorismo”, hanno precisato gli investigatori svizzeri che hanno diffuso identità e modalità d’azione di Franz Wrousis, così si chiama, il folle ancora in fuga con la sua motosega. 51 anni, l’uomo non ha fissa dimora, ma in passato si era registrato come residente nel cantone svizzero di Graubuenden. Wrousis, inoltre, ha due precedenti condanne alle spalle: come riportato dall’Ansa, risalgono al 2014 e al 2016, per aver contravvenuto alla legge sulle armi. Secondo quanto riporta il quotidiano locale Blick, l’ attacco sarebbe avvenuto all’ interno degli uffici della compagnia assicurativa CSS, con cinque feriti (di cui due gravi anche se non in pericolo di vita) provocati dalla furia ancora senza un senso o un movente. «Al momento ipotizziamo che l’ azione delittuosa sia figlia del suo malessere mentale», ha spiegato in un’ intervista con la tv locale SRF, Cindy Bear, portavoce della polizia svizzera, ma le indagini continuano anche perché l’uomo è ancora in fuga con la sua motosega al seguito e dopo aver abbandonato sempre a Sciaffusa il suo furgone con il quale era arrivato ieri mattina in centro città per compiere la mattanza.
EMARGINATO E CON TURBE PSICHICHE
«Voleva rimanere per un mese e vivere isolato dal resto del mondo. Il giorno successivo fece però perdere le sue tracce»: così spiega di Franz Wrousis il titolare di un albergo nel Laax, nei Grigioni, dove l’assalitore di Sciaffuda aveva riservato una stanza tre mesi fa. Lo riporta stamane Rsi.Ch, con alcune informazioni in più che danno l’idea di un uomo con squilibri ed evidenti problemi mentali. «Mi disse che non gli ero simpatico, perchè riuscivo a leggere nella sua testa; Un giorno mi disse che il mio cane aveva una bella capigliatura e poi esclamò frasi sconnesse su Dio». Il profilo criminale si conferma, anche se non si riesce a spiegare come possa essere riuscito a sfuggire per cosi tante ore con un’intera sezione delle Forze Speciali Svizzere entrate in azione. Un emarginato che viveva nei boschi e che con la sua motosega ha messo in ginocchio una città intera: purtroppo non è la trama del film “Non aprite quella porta” ma è la dura e cruda realtà, in piena Svizzera del nord ancora sotto shock per quanto successo.