Vi ricordate il caso del migrante beccato in bici in autostrada qualche giorno fa? Quello per cui un poliziotto ora rischia la radiazione, dopo la sospensione arrivata per quel video in cui l’agente insulta il profugo in Graziella prendendosela con la Presidente della Camera Laura Boldrini per le sue battaglie pro-migranti. Ecco, oggi parla quel profugo che a sorpresa spiega, «la Polizia mi ha salvato la vita, io pensavo di aver imboccato la statale come faccio sempre». 19 anni, originario della Costa d’Avorio, in bicicletta con le cuffie in autostrada, manco avesse scritto la sceneggiatura Fabio Rovazzi: ebbene, il ragazzo ringrazia quei poliziotti che di fatto lo hanno salvato, scortandolo poi via dall’autostrada Torino-Bardonecchia. «I vigili sono stati gentili con me e mi hanno accompagnato al sicuro. Quando mi sono reso conto del pericolo che ho corso ho avuto davvero paura», racconta ancora il giovane identificato e multato, come giusto che sia, ma almeno sano e salvo dopo il rischio occorso. L’agente rischia lo stesso però, sospensione immediata, processo penale e rischio di radiazione: i motivi? Eccoli qui sotto, nel dettaglio…
MIGRANTE IN BICI IN AUTOSTRADA RINGRAZIA I POLIZIOTTI: “MI HANNO SALVATO”
IL VIDEO RAZZISTA E ANTI-BOLDRINI
Il ragazzo è stato salvato e questo rimane per fortuna il fatto centrale della triste vicenda che ha coinvolto un migrante, un poliziotto in servizio e Laura Boldrini, insultata a più riprese per le sue idee e battaglie pro-immigrazione e diritti civili. Il video diffuso sui social – in realtà mandato su una chat privata a qualche amico dal poliziotto e poi diffuso su Facebook – ha fatto scandalo, come prevedibile: «Risorse della Boldrini, ecco come finirà l’Italia: tutti su una Graziella in autostrada a comandare. Voi che amate la Boldrini, voi che avete voluto questa gente di m… in Italia…», si sente dire nel video girato in diretta mentre il migrante stava attraversando l’autostrada in bicicletta, senza ancora accorgersi del pericolo. Poi i poliziotti che lo hanno insultato in realtà lo hanno scortato e di fatto salvato dal pericolo di serio incidente, ma le parole in quel video rimangono purtroppo incastonate nella memoria pubblica: «Goditi questo panorama. Voi e tutta la Caserma: guardate qui. Un tipo che pedala sulla Graziella pensando che sia una strada normale, con le cuffiette in testa. Fosse arrivato un camion e gli avesse suonato, manco se ne sarebbe accorto. Condividete signori, condividete».
Rischia grosso ora, con il caso politico che si aggiunge a quello penale per il poliziotto divenuto oggetto di insulti da un lato e apprezzamenti dall’altro proprio sugli stessi sociale veri “protagonisti” della vicenda di Torino. «Cerchiamo però di non perdere di vista un aspetto fondamentale: i poliziotti, compiendo il loro dovere con il massimo scrupolo e la massima professionalità, hanno di fatto salvato la vita a quel malcapitato che stava percorrendo un’autostrada in bicicletta. E’ una vergogna che una sfumatura di ilarità in Italia susciti reazioni simili», sono le parole di Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato di Polizia che difende l’agente accusato dalle forti tensioni politiche della maggioranza di governo e della sinistra che sono scese in campo per difendere la Boldrini e lo stesso profugo. Il cortocircuito estivo, signori, è servito…