La polizia ha arrestato circa venti persone accusate a vario titolo di far parte di una associazione dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi, ecco di cosa si tratta e il video
Non dovrebbe essere stato così difficile in tutti questi anni capire che poco distante da una delle principali città italiane, Latina nel Lazio, c’era una enorme discarica a cielo aperto di rifiuti tossici dannosissimi. Eppure così è stato fino ad adesso, quando si è “scoperto” il grosso sito dove transitavano continuamente decine di grossi camion per il trasporto di sostanze pericolose e dove si trovano potenti macchinari per l’interramento, senza alcun trattamento ecologico, delle sostanze inquinanti. La polizia ha arrestato circa venti persone accusate a vario titolo di far parte di una associazione dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi. Naturalmente si spera si faccia anche luce su chi ha coperto questo scandaloso traffico che ha reso velenoso chissà quanto territorio con conseguenze mortali per la popolazione del luogo, come già accaduto in Campania e far luce sulle aziende che così eliminavano i loro rifiuti.
SCOPERTA DISCARICA DI RIFIUTI TOSSICI A LATINA
20 ARRESTI
Le prime indagini della polizia erano cominciate nel marzo 2016 quando ci si era accorti della discarica, una cava di pozzolana dismessa da anni. Decine di camion anche di notte giungevano qui a scaricare i rifiuti che venivano immediatamente interrati. Al vertice dell’associazione criminale un 53enne di Roma insieme al figlio di 22. Risultano indagati numerosi imprenditori di Roma e Latina operanti nel settore dei rifiuti. Effettuati sequestri di società, quote societarie, abitazioni, fabbricati industriali e terreni per diversi milioni. Sono circa 20 le persone arrestate, accusate a vario titolo di far parte di un’associazione dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi: un’enorme scandalo a pochi chilometri da Roma, con un nuovo capitolo del malaffare tra imprenditoria e smaltimento rifiuti che purtroppo rischia di non essere l’ultimo.