VICENZA E IL PALLADIO/ In Autostrada il ‘percorso’ tra le ville venete e il ‘secolo d’oro’ dell’architettura

- Niccolò Magnani

Vicenza e le ville del Palladio: il percorso per il progetto di Autostrade per l’Italia tra lo splendore dell’architettura nel XVI secolo, “Sei in un Paese meraviglioso”

villa_palladio_vicenza_veneto_rotonda_wikipedia_2017 Villa del Palladio a Vicenza, la Rotonda (foto da Wikipedia)

Grazie al progetto messo in cantiere da Autostrade per l’Italia, “Sei in un Paese meraviglioso”, nell’area di servizio Piave Est è stato allestito un autentico “omaggio” alla città di Vicenza che più delle altre località storiche del Veneto riluce del genio “monumentale” di Andrea Palladio. Il secolo d’oro è quello del Cinquecento (XVI°), quando il grande architetto mise in cantiere una ricchissima schiera di magnifici monumenti facendo divenire Vicenza tra le più ricche città di tutto il Veneto. Come riporta l’Adnkronos, presentando il percorso culturale, eni-gastronomico presso l’area di servizio Piave Est, «l’opera di Palladio nella città di Vicenza e nel territorio del Veneto, di ispirazione classica e di una purezza formale ineguagliata, ha esercitato un’eccezionale influenza sull’architettura e sull’urbanistica in gran parte dei Paesi Europei e del mondo intero, dando origine ad un movimento destinato a durare per tre secoli, che prende da lui il nome di Palladianesimo». La citazione è tratta direttamente dai criteri previsti nella Convenzione sulla Protezione del patrimonio Mondiale Unesco e mostra Vicenza come un autentico gioiello non solo del Veneto, ma dell’intera Italia.

IL PATRIMONIO DELL’UMANITÀ UNESCO

«Vicenza rappresenta una realizzazione artistica eccezionale per i numerosi interventi architettonici di Andrea Palladio, che, integrati nel tessuto storico, hanno impresso alla città un carattere d’insieme unico. Sparse nel Veneto, le numerose ville palladiane sono il risultato del genio architettonico di questo maestro del Rinascimento», si legge nella Convenzione stilata nel 15 dicembre 1994 dall’Unesco quando inserì Vicenza nella lista di beni “patrimonio dell’umanità”. L’interessante opera permeata dal progetto di Autostrade per l’Italia, insiste sulla peculiare caratterizzazione dell’arte architettonica e monumentale delle ville vicentine del Palladio (e dei vari discepoli). Come prosegue ancora l’Adnkronos, «Le ville Palladiane di campagna sintetizzano, sia figurativamente che materialmente, gli aspetti funzionali della gestione delle terre e l’autocelebrazione dei proprietari. Il cuore è la casa-tempio, abbellita con una monumentale scalinata, coronata da un frontone sostenuto dalle colonne della loggia». Nel percorso previsto nell’area di servizio viene compreso il centro storico di Vicenza con 23 edifici attribuiti al Palladio, tre ville extra muros e 21 ville diffuse in tutta l’area veneta: tra le opere presentate e disponibili gratuitamente con tanto di pannelli e fotografie esclusive, si annoverano la villa realizzata tra il 1549 e il 1558 per i fratelli Barbaro a Maser, ma anche le ville di Colato, Piave, Asolo e i Castelli dell’antica Marca. Non solo architettura ovviamente, il percorso prevede anche una parte enogastronomica che in Veneto non poteva che essere altrettanto ricca e ampiamente originale: «porta a scoprire una terra di bollicine, di Prosecco, di colline ricoperte da splendidi vigneti che circondano Conegliano, sede della più antica Scuola enologica d’Italia. Una terra di antiche tradizioni contadine e di prodotti unici come il mais biancoperla, che coltivato nei campi di Susegana diventa polenta», spiega ancora l’Adnkronos.







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