Nella serata di ieri i Carabinieri hanno ascoltato l’eritreo accoltellato a Roma due notti fa durante l’assedio al presidio umanitario di via del Frantoio. L’uomo si trova ancora in ospedale dove i sanitari gli hanno dato una prognosi di 30 giorni, ma con l’aiuto di un’interprete è riuscito a parlare con le Forze dell’ordine ed a spiegare come una semplice lite in strada tra un migrante eritreo ed alcuni bambini si sarebbe trasformata in una spedizione punitiva alla quale avrebbero preso parte una cinquantina di residenti del quartiere contro un centro di accoglienza della Croce Rossa nella periferia romana. Secondo una prima ricostruzione, l’eritreo 40enne avrebbe avuto un alterco con dei ragazzini in seguito al quale sarebbe intervenuta la madre di uno dei coinvolti. Dopo essersi recata nella struttura di accoglienza per affrontare l’immigrato, sarebbe stata però bloccata all’uscita da una cinquantina di migranti e per questo avrebbe chiesto aiuto ad altrettanti residenti del quartiere che, oltre ad intervenire avrebbero accoltellato alla schiena l’eritreo. “Non ho lanciato sassi contro quei bambini”, ha invece negato lo straniero, come riporta oggi l’agenzia di stampa Ansa. Il 40enne negherebbe, dunque, che abbia lanciato sassi contro dei ragazzini, smentendo così il racconto della madre.
“HO AVUTO PAURA, MA NON NUTRO RANCORE”
“Ho avuto paura, ma non nutro rancore. Non voglio vendetta”: lo ha riferito ai Carabinieri l’eritreo accoltellato a Roma. Nonostante abbia negato il lancio di sassi, secondo gli investigatori ci sarebbe comunque stato un diverbio scatenante tra l’immigrato ed un gruppo di ragazzini, in seguito al quale ci sarebbe stata una spedizione punitiva. Sempre tramite l’interprete, ai Carabinieri l’eritreo avrebbe riferito confusamente di aver preso in mano una mattonella e di aver solo mimato il gesto di scagliarla contro il gruppo di bambini di età compresa tra i 7 ed i 12 anni. “Lo so che sono strano, parlo da solo, si sono presi gioco di me, me la sono presa e ho fatto per afferrare una mattonella per tirarla e non l’ho fatto”, ha dichiarato come riferisce TgCom24. Le versioni dell’eritreo e della donna che ha denunciato di essere stata sequestrata dai migranti per oltre un’ora sarebbero del tutto opposte e confuse. Al momento la procura sta indagando per tentato omicidio dell’uomo ferito. Ma sarebbero ancora tanti i lati oscuri nell’intera vicenda sulla quale indagano anche i carabinieri. Intanto c’è chi definisce l’immigrato ferito “una brava persona” e chi, tra gli ospiti del centro, si lamenta a suon di “Danno sempre la colpa a noi”. Gli abitanti, di contro, sono divisi sull’argomento, un po’ come il resto dell’Italia.