Due minorenni, entrambi di 17 anni e residenti ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, sono stati denunciati dalla procura dei Minori di Torino per lesioni e istigazione a delinquere. Entrambi si sono resi autori di una aggressione violenta avvenuta ai danni di un giovane ragazzo di colore, picchiato e ripreso con il cellulare. Il video è poi finito sui social, mentre a farne le spese è stato proprio il richiedente asilo, finito al pronto soccorso a causa di un trauma cranico. Dopo la violenta aggressione i carabinieri di Acqui hanno provveduto ad identificare i due responsabili e procedere così con la denuncia. Il caso sarebbe passato tristemente inosservato se qualcuno non avesse trovato il video del pestaggio finito online. La vicenda, infatti, risale allo scorso 8 agosto ma solo ora sarebbe venuta alla ribalta portando alla denuncia a carico dei due minorenni e ad un grande clamore nel centro dell’Alessandrino. Secondo le immagini del cellulare, il branco che avrebbe preso di mira il rifugiato a due passi dal Municipio, sarebbe formato da tre giovani: due lo avrebbero circondato, sebbene sia solo uno a colpirlo. Il terzo filma tutto con il cellulare per poi vantarsi dell’accaduto sui social.
“LO HANNO FATTO PERCHÉ STRANIERO”
Ad osservare quanto accaduto a scapito del ragazzo di colore, assolutamente innocuo, sarebbe stato un testimone, poi intervenuto quando si è reso conto che la situazione era ormai precipitata. “Si sono avvicinati al ragazzo che non stava facendo assolutamente niente e lo hanno preso di mira. Lo hanno fatto perché è straniero, ne sono convinto e hanno continuato a provocarlo finché lui non ha reagito”: a raccontarlo oggi al quotidiano Repubblica è Davide, un 40enne di Acqui Terme. Dal video non è chiaro quale fosse il motivo del contendere. Uno dei giovani invita il rifugiato ad andarsene, con fare violento. La vittima replica in inglese, “Don’t touch me”. Da qui partono gli spintoni del minorenne italiano incitato dai suoi compagni, mentre un terzo continua a filmare tutto. Quando la situazione è degenerata, dopo aver fatto cadere violentemente a terra il ragazzo di colore, il testimone è intervenuto, chiamando i soccorsi. A quel punto però, il branco si sarebbe dileguato. “Il ragazzo faticava ad alzarsi per la botta in testa”, ha raccontato, rivelando di non essersi accorto del fatto che uno dei minorenni riprendeva tutto con il cellulare.
LA RABBIA DEL SINDACO
Il ragazzo di colore, ospite della cooperativa Crescere Insieme Onlus, solo oggi ha scoperto che l’aggressione ai suoi danni era stata filmata e messa online. La prima denuncia è partita proprio dalla cooperativa che lo ospita, fortemente addolorata per quanto accaduto. A commentare l’episodio è stato anche il sindaco Lorenzo Lucchini, che ha asserito: “È un atto vergognoso e ritengo che accostare Acqui Terme a questo gesto costituisca un danno di immagine notevole. Non nascondo di essere molto irritato”. Nei prossimi giorni avverrà un incontro tra la vittima aggredita e il primo cittadino. “Mi sento in dovere di chiedere scusa a nome di tutta la città”, ha poi aggiunto quest’ultimo. Il Comune di Acqui Terme a tal proposito ha già fatto sapere che si costituirà parte civile. “Vogliamo incontrare la persona che ha subito l’aggressione per mostrargli la nostra vicinanza e ringraziare il giovane ragazzo che è intervenuto per allontanare l’aggressore”, ha chiosato il Sindaco. Sulla vicenda è intervenuta anche l’assessora regionale alle pari opportunità Monica Cerutti che si è detta estremamente preoccupata ed ha approfittato per esprimere la sua vicinanza e solidarietà alla vittima della vergognosa aggressione razzista.