Terza guerra mondiale, ultime notizie oggi 15 settembre 2017: Corea del Nord, minaccia atomica al mondo. Pres. Moon Jae-in, "non servono le armi nucelari degli Usa". Nuovo missile lanciato
Il lancio dell’ennesimo missile nordcoreano che ha sorvolato i cieli e il territorio del Giappone potrebbe aver rappresentato il punto di non ritorno nei rapporti tra gli Stati Uniti e Pyongyang. Questo nonostante le sanzioni appena stabilite dall’ONU, che pure hanno portato alla reazione stessa della Corea del Nord, con il lancio del missile. Gli Stati Uniti stanno cercando appoggio per isolare Pyongyang senza dover arrivare a una prova di forza unilaterale mettendo in pratica l’opzione militare. Appoggio richiesto anche a quei paesi che hanno cercato di mantenere una posizione più aperta e comprensiva per Pyongyang, come ad esempio la Russia. Per convincere a usare misure più risolute verso Pyongyang, il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, il generale Herbert Raymond McMaster, ha affermato: “Qui non esiste un problema tra Corea del Nord e Stati Uniti, ma tra Corea del Nord e il mondo intero”. I dialoghi diplomatici continuano, con l’appoggio di Cina e Russia la prospettiva di una guerra globale si allontanerebbe magari a favore di un azione militare locale. (agg. di Fabio Belli)
“IMPOSSIBILE DIALOGO CON PYONGYANG”
«In questa situazione è impossibile un dialogo con la Corea del Nord», la terza guerra mondiale rischia di essere davvero ad un passo quando il più schierato nella linea pro-dialogo e soluzione diplomatica come il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, afferma frasi come questa qui sopra. Dopo il nuovo missile lanciato contro il Giappone, il leader di Seul si dice quasi affranto nel comunicare che «la situazione ormai è difficilmente recuperabile con Pyongyang» e non solo, rilancia anche sul fronte militare. «Seul possiede una capacità di fuoco in grado di distruggere la Corea del Nord “in modo irrecuperabile», conclude Moon dopo l’ennesima minaccia lanciata dal regime nordcoreano contro i Paesi asiatici sul Pacifico.
NUOVO MISSILE LANCIATO CONTRO IL GIAPPONE
La terza guerra mondiale, servita: niente dialogo, niente diplomazia, solo propaganda e test missilistici praticamente ogni due settimana. Questa è la Corea del Nord e questa notte di nuovo il Giappone ha tremato: è stato infatti lanciato un nuovo missile balistico con gettata di 3700 chilometri. Secondo l’agenzia sudcoreana Yonhap il lancio è avvenuto proprio da Pyongyang e ha di fatto sorvolato l’intera isola nipponica di Hokkaido. Il giorno dopo la minaccia a Giappone e Usa, “vi ridurremo in cenere..”, arriva la prova provata che Kim Jong-un non intende cedere di un millimetro, anzi. Due missili e un test nucleare più potente della storia lanciati nel solo mese di settembre: inutile dire che è stato convocato d’urgenza il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sempre più impotente pur dopo le ennesime sanzioni lanciate solo lunedì scorso.
L’INVITO DI MOON AL DIALOGO
La giornata di ieri è iniziata con un attacco, dialettico e propagandistico, in stile terza guerra mondiale: «Usa e Giappone, presto sarete affondati e verrete sepolti dalle vostre ceneri», giusto così per “saggiare” la reazione della comunità internazionale due giorni dopo le sanzioni ricevute da Pyongyang (e quindi probabilmente in forte necessità di replicare strategicamente per “fini interni”, ndr). Gli armamenti sono sempre sul filo di intervenire con la diplomazia internazionale che finora ha fallito su ogni fronte: Coreee, Giappone, Usa, Russia, Cina e la stessa Onu monitorano la situazione sul Pacifico col timore di una escalation tra qualche mese. In tutto questo, una voce sembra arrivare “fuori dal coro”, ed è quella sempre insistente – non è infatti la prima volta che invita al dialogo sincero con il regime nordcoreano – di Moon Jae-in, presidente cattolico della Sud Corea. Intervenendo in una intervista ala Cnn, il leader di Seul allontana l’idea di ricevere armi nucleari dagli alleati Stati Uniti per difendersi ed eventualmente offendere il vicino “cugino” di Pyongyang. «Io non concordo che la Corea del Sud abbia bisogno di sviluppare proprie arsenali nucleari o ricollocare le armi nucleari tattiche di fronte alla minaccia nucleare nordcoreana, porterebbe a una corsa alle armi nucleari nell’Asia nordorientale». Seul ha certo bisogno di sviluppare le proprie capacità militari, come ha ricordato ancora Moon Jae-in, ma non bisogna insistere sul nucleare perché – va bene la propaganda – ma qui si parla di guerra vera e propria e il presidente della Corea del Sud non intende, a ragione, portare il livello dello scontro ad un punto di non ritorno.
GIAPPONE: “MINACCE DI KIM AUMENTANO TENSIONE SUL NUCLEARE”
Dopo le gravissime minacce propagandistiche lanciate da Kim Jong-un contro praticamente tutti i nemici dello scacchiere della “terza guerra mondiale” – Cina, Giappone. Usa, Onu etc etc – arriva la prima risposta “a tono” alla Corea del Nord e proviene diretta da Tokyo, ovvero quell’isola che dovrebbe essere ridotta in cenere e affondata, come ha intimato il dittatore di Pyongyang. «Frasi estremamente provocatorie e oltraggiose e assolutamente inaccettabili. Le minacce dell’agenzia di Pyongyang aumentano la tensione regionale sul nucleare e sui prossimi scenari politico-militari», afferma il portavoce del governo giapponese Yoshihide Suga all’agenzia di regime KCNA. Si attende ora il carico da “novanta” della comunità internazionale per vedere se cade nella provocazione o riesce a concludere un’idea unitaria su come affrontare per davvero l’emergenza nordcoreana.