Tra le tante discriminazioni che imperversano ancora oggi nella società indiana, dalla divisione in classi sociali, alla persecuzione delle minoranze non induiste, dalle violenze quotidiane sulle donne, c’è anche il tabù delle mestruazioni, una cosa definita spregevole e di cui le ragazze devono vergognarsi. In India le donne durante il periodo delle mestruazioni sono considerate impure e sono soggette a discriminazioni durante il periodo del ciclo, non è loro permesso entrare nei templi e preparare o toccare certi tipi di cibo. Spesso sono obbligate a stare chiuse in casa senza permettere loro l’adeguata igiene. E’ per questo motivo, secondo le prime indiscrezioni, che una studentessa di 12 anni si è uccisa gettandosi da un palazzo vicino casa nello stato del Tamil Nadu.
Le compagne della ragazzina le avevano fatto notare che aveva una macchia di sangue sul vestito. Spaventata per le conseguenze aveva chiesto aiuto, ma la sua insegnante l’ha scoperta e l’ha obbligata a mostrare la macchia davanti a tutta la classe, scrive oggi The Independent riportando il media indiano News Minute. Racconta la madre che l’insegnante le ha fatto alzare, incurante che in classe ci fossero anche studenti maschi, il vestito poi le ha dato uno straccio sporco per pulirsi. Uscita di scuola, la ragazzina è andata a uccidersi lasciando una nota alla famiglia in cui diceva che l’insegnante l’aveva umiliata ma senza dire il motivo. Adesso è scattata una denuncia e la polizia sta indagando sul caso