La Francia è in lutto in seguito alla morte di Liliane Bettencourt, presidente del gruppo L’Oreal. Se ne è andata a 94 anni la nota imprenditrice regina dei cosmetici, nella notte tra mercoledì e giovedì, come riporta LeTelegramme. A darne notizia è stata la figlia Françoise Bettencourt-Meyers. “Mia madre se ne è andata in modo sereno”, ha scritto la donna in una dichiarazione ufficiale. Liliane Bettencourt avrebbe compiuto 95 anni tra un mese esatto, essendo nata il 21 ottobre 1922 nella Capitale francese. Unica figlia di Eugène Schueller, fondatore dell’impero della cosmesi, L’Oreal, considerata una delle più grandi aziende al mondo di prodotti di bellezza ereditata da Liliane nel 1957 restando fino ad oggi la principale azionista con il 27,5% delle quote (seguita da Nestlé che detiene il 26,4%). A soli 5 anni rimase orfana della madre. Dopo le nozze con il politico francese André Bettencourt dal quale assunse il cognome, si stabilì a Neuilly-sur-Seine. Dalla loro relazione nacque la figlia Françoise Bettencourt Meyers, oggi membro dello staff dirigenziale dell’azienda di famiglia.
GLI SCANDALI POLITICO-FINANZIARI
Non solo grande nome dell’imprenditoria, Liliane Bettencourt lo scorso marzo fu definita dalla rivista Forbes la donna più ricca della Francia e del mondo. Il suo patrimonio, infatti, ammontava a 36 miliardi di dollari. Come rivela Le Point, in tutta la sua vita Liliane Bettencourt tentò di restare nell’ombra rilasciando la sua unica intervista alla rivista É Égliste nel 1987 dove insistette su concetti come “ritiro, silenzio, distanza”. La regina dei prodotti di bellezza fu suo malgrado al centro di numerosi scandali di natura politico-finanziaria in quanto fu addirittura sospettata di aver finanziato in modo illegale la campagna elettorale di Nicolas Sarkozy. Dal 2011 fu poi messa sotto tutela per le “alterazioni delle sue capacità cognitive”. Oltre ad ottenere l’egemonia del gruppo cosmetico ereditato dal padre, la Bettencourt diede vita alla Bettencourt Schueller Foundation, che assegna il “Liliane Bettencourt Prize for Life Sciences” al miglior ricercatore d’Europa sotto i 45 anni.