Nicolina Pacini è morta: spari in faccia a 15enne a Ischitella, Foggia. Troppo gravi le ferite al volto, morto suicida il suo assassino Antonio Di Paola. Ultime notizie e dramma in Puglia
A stroncare la piccola Nicolina Pacini, di appena 15 anni, è stato l’ennesimo arresto cardiaco, sopraggiunto appena prima delle 7:00. A rivelarlo è l’agenzia di stampa Ansa che oggi riporta anche il commento del presidente del Tribunale per i Minori di Bari, Riccardo Greco, sulla terribile vicenda che ha gettato la provincia di Foggia e l’Italia tutta nello sconcerto. “La vera difficoltà a dare risposte certe è l’individuazione del livello di pericolosità”, ha spiegato Greco che ha anche ribadito come non solo la giustizia minorile ma anche i servizi sociali negli anni abbiano sempre seguito da vicino la situazione della 15enne uccisa in modo terribile. In questo modo Greco ha voluto replicare alle copiose accuse di chi sostiene che i servizi sociali in realtà non abbiano fatto abbastanza. “L’apparato di tutela esiste e funziona”, ha aggiunto. Parlando infine di Nicolina ha ancora commentato: “Questa ragazza è morta per una concatenazione di situazioni non prevedibili, se non che la mamma avesse una relazione con un convivente di questo genere”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MADRE DELL’ASSASSINO DISPERATA, “PERCHÉ L’HAI FATTO?”
Il caso della piccola Nicolina, la ragazzina uccisa nel Foggiano dall’ex della madre, poi suicidatosi, è approdato inevitabilmente oggi nel corso di Pomeriggio 5, nella giornata in cui la ragazzina è purtroppo deceduta dopo 24 ore dall’agguato. La madre di Nicolina continua a rilasciare dichiarazioni fortissime su Facebook, scelta non del tutto condivisa da alcuni suoi familiari che l’accusano di non essere rimasta al fianco della figlia. Ma quali sono le parole della madre dell’assassino? La donna non ha parlato direttamente ai microfoni della trasmissione di Canale 5, ma le sue urla sono state ben udite da tutti nel paese pugliese. Si tratta di una madre disperata che non riesce a spiegarsi cosa abbia spinto il figlio a commettere una tale atrocità. “Ti ha rubato la vita tua… e mi ha portato via la mia creatura”, dice disperata la donna. “Perché l’hai fatto? Che hai fatto?”, continua a domandarsi oggi la madre di Antonio Di Paola, trovato senza vita qualche ora dopo, suicidatosi con la medesima arma, una calibro 22, usata per esplodere il corpo mortale al volto della giovanissima ragazzina. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA DIAGNOSI DEL MEDICO
Le gravissime condizioni in cui versava la giovane Nicolina Pacini, la 15enne della provincia di Foggia ferita mortalmente da un colpo di pistola in faccia esploso dall’ex della madre, poi suicida, lasciavano poca speranza sin dalla giornata di ieri. Oggi, la terribile notizia della sua morte, ha acutizzato quella rabbia e quel dolore trapelato nella giornata di mercoledì. A parlare in diretta tv questa mattina, alla trasmissione Mattino 5, è stato il medico che per primo l’ha soccorsa, dopo il suo arrivo in eliambulanza agli Ospedali riuniti di Foggia. “La ragazza è arrivata qui trasportata in tempi relativamente brevi tramite il servizio degli elicotteri del 118. Purtroppo per quanto brevi, i tempi sono stati troppo lunghi per via della gravità delle lesioni che il proiettile ha causato sia all’encefalo che all’arteria che ha reciso”, ha spiegato il dottor Livio Tullo, responsabile del reparto di Rianimazione dell’ospedale foggiano. “Ha perso moltissimo sangue in brevissimo tempo”, ha aggiunto. Dopo l’arrivo di Nicolina nel nosocomio pugliese, gli esperti di neurochirurgia sono stati prontamente allertati “però di fronte al quadro della Tac effettuata immediatamente non hanno posto indicazioni per l’intervento, non c’erano proprio gli estremi tecnici per poter effettuare l’intervento”, ha chiosato il medico alla trasmissione mattutina di Canale 5. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’ULTIMA TELEFONATA TRA MADRE E FIGLIA
In una intervista a Mattino 5 poche ore fa ha parlato per la prima volta in tv Donatella Rago, la mamma di Nicolina Pacini: distrutta, segnata e furente per quanto avvenuto senza che nessuno abbia potuto evitare l’orrore di quel agguato. L’intervista è stata realizzata ieri, dunque prima della morte della 15enne, ma è andata in onda oggi: parole dure, durissime contro quell’uomo che ha rovinato per sempre la sua vita e la sua famiglia. Ma soprattutto quell’ultima chiamata, raccontata dalla mamma, con la piccola Nicolina, in cui hanno anche litigato: «ho anche litigato al telefono con mia figlia: “Mi fai stare male! Lui non può, cioè lui deve poter uscire di qui, l’importante è che non viene sotto casa… Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa vuole fare… Tu l’hai conosciuto solamente in quell’istante che ti ha puntato un anno fa il coltello allo stomaco”». A quelle parole, Nicolina aveva replicato, «ma cosa devo fare, mi devo segregare in casa?»: Donatella le replica furente e praticamente chiudendo la telefonata sbottando, «io: “No! Allora sai che c’è? Da domani esci, fatti la tua vita, va bene, ciao!”. Lei: “Ciao, ok, ciao”. Le ultime parole dette tra me e la mia figliola».
ROBERTA BRUTZONE, “NON È VENDETTA TRASVERSALE”
L’Ansa ha riportato la possibile causa della morte di Nicolina ieri mattina mentre scendeva le scale dalla casa dei nonni per andare alla fermata dell’autobus verso scuola: l’ex compagno della mamma, quell’Antonio Di Paola già più volte minaccioso e violento con la madre, le ha chiesto con insistenza notizie della donna ma al diniego della 15enne avrebbe estratto la pistola sparando in pieno volto a quell’innocente ragazza. Ebbene, intervistata da IntelligoNews, la criminale Roberta Bruzzone si rifiuta di definire “vendetta trasversale” l’insano gesto del 37enne di Ischitella: «Non parlerei di vendetta trasversale, parlerei quasi di omicidio per interposta persona. E’ una storia dal sapore persecutorio. C’è quest’uomo chiaramente ossessionato da questa donna e dal fatto di non poterla più avere a disposizione, con un profilo violento noto e dei precedenti, che non riesce più a rintracciare questa donna. Va dalla ragazzina, le chiede dove sta, lei si rifiuta consapevole della situazione e lui non potendo raggiungere il suo principale obiettivo distruttivo le spara in faccia», spiega la Bruzzone, che intende imputare una colpa consistente alla giustizia italiana, proprio come rivendicato dalla stessa madre di Nicolina. «Non è oggi che scopriamo di donne che muiono per mano del compagno pur avendo denunciato le aggressioni subite, la stima del rischio spesso viene sottovalutata, la questione derubricata e quindi non attenzionata a dovere. Il problema è di sottovalutazione degli scenari e purtroppo qualcuno ne paga le conseguenze, perchè ogni giorno abbiamo un cadavere diverso».
È MORTA NICOLINA
Non ce l’ha fatto Nicolina Pacini, la 15enne ferita ieri al volto da uno sparo ravvicinato dell’ex compagno della madre: è morta questa mattina la ragazzina, dopo l’ennesimo arresto cardiaco e dopo e le condizioni che già ieri erano definite disperate e con pochissime speranze di vita. Un’orrrore a Ischitella, a qualche passo da Foggia, con la Puglia di nuovo nel triste incubo delle aggressioni a giovanissime: prima Noemi Durini, ora Nicolina Pacini, per motivi diversi e con autori diversi, ma accomunate dalla stessa tragica e fatale sorte. Nicolina era stata ferita gravemente ieri mattina dalla furia omicida del suo aggressore, Antonio Di Paola, ex compagno della madre Donatella Rago che anche per questa ossessiva e oppressiva relazione era dovuta andarsene via dalla Puglia (viveva in Toscana): Nicolina era affidata ai nonni, quelli stessi genitori che Donatella ieri in un posto furente su Facebook aveva accusato di negligenza per non aver accompagnato la ragazzina a scuola. Un caso e una storia purtroppo sempre più lugubri con due morti nel giro di poche ore: la vittima e il suo stesso carnefice.
MORTO SUICIDA IL SUO ASSASSINO
È finita infatti ieri sera la fuga dell’aguzzino di Nicolina, dopo averla ferita al volto in maniera mortale: Antonio Di Paola è stato ritrovato in serata senza vita con un colpo in testa di calibro 22, lo stesso utilizzato per sparare alla ragazzina solo qualche ora prima. L’ipotesi più accreditata è il suicidio, anche se dovranno essere compiute le conferme di rito con le analisi sul luogo del ritrovamento: come spiega TgCom 24, «La madre della 15enne è stata raggiunta dalla notizia mentre si trovava in una località della Toscana dove lavora e dove, pare, avesse cominciato una nuova relazione. Antonio Di Paola non si dava pace e voleva in tutti i modi ritornare insieme alla donna che di recente lo aveva denunciato due volte per minacce». Quelle minacce sono poi divenute realtà, con Antonio che invece di andare a cercare l’ex compagna ha pensato “bene” di vendicarsi in maniera orribile e brutale, uccidendo l’ex figliastra in pieno giorno. Una storia orrenda, un caso in cui ancora una volta la viltà e la follia dei rapporti arriva a limiti inumani. Così a Specchia con Noemi, e così anche a Ischitella con Nicolina.
