Un tempo questi tipi di personaggi si definivano “portoghesi, quelli cioè che si infilano a sbafo senza pagare il biglietto. Il motivo per cui il popolo iberico si è meritato tale nomea insultante deriva da due antiche tradizioni: la prima racconta che nel XVIII secolo l’ambasciatore portoghese a Roma invitò tutti i suoi connazionali in città a uno spettacolo al Teatro Argentina. Bastava dichiararsi “portoghesi” e sarebbero entrati gratis. L’altra tradizione è che il re del Portogallo ebbe dal papa l’esenzione dalla tassa che si pagava per entrare a Roma per i suoi connazionali, come ringraziamento per l’oro da lui regalato per la decorazione del cassonetto di Santa Maria Maggiore. Ma molti romani approfittarono della cosa spacciandosi per portoghesi, da cui il detto.
Ebbene un novello portoghese è stato scoperto oggi in Duomo a Milano, travestito da prete. Si tratta di un giovane di 19 anni visto entrare in abiti civili, racconta l’Ansa, per poi mettersi una camicia con il classico colletto da prete. Visto dagli agenti in servizio gli sono stati chiesti i documenti al che ha cercato di fuggire. Ha prima detto di essere un seminarista di un monastero in Calabria, poi di appartenere alla chiesa ortodossa, ma nessuna di queste scuse è risultata veritiera. Infine ha ammesso di aver cercato in questo modo di entrare senza pagare il biglietto. Come si sa da qualche tempo per entrare nel Duomo di Milano bisogna pagare 3 euro e 50 centesimi. Una storia che lascia perplessi in quanto è impossibile entrare appunto senza pagare, visto che secondo quanto dichiara l’Ansa il giovane si sarebbe cambiato dopo essere entrato. In ogni caso un segnale allarmante: se fosse stato un terrorista?