Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è intervenuta oggi a Milano durante il “Tempo delle Donne” organizzato dal Corriere, commentando il caso che vedrebbe protagoniste due giovani studentesse americane vittime di violenza a Firenze da parte di altrettanti Carabinieri. Il rappresentante del governo ha specificato che gli accertamenti sarebbero ancora in corso ma ” risulta una qualche fondatezza rispetto alle accuse che vengono mosse”. Il condizionale in questa vicenda è naturalmente d’obbligo, ma se dovessero venire confermate le accuse e le versioni rese dalle due ragazze, “si tratterebbe di un episodio gravissimo”, ha aggiunto la Pinotti. “Lo stupro è sempre qualcosa di grave, ma è di gravità inaudita se viene commesso da carabinieri in uniforme perché i cittadini si rivolgono loro e a quella divisa per avere rassicurazioni e sicurezza”, ha commentato in merito il ministro. Al momento però, non sarebbe giunta alcuna comunicazione ufficiale ma tutto sarebbe stato appreso dai media. Nel caso in cui l’accusa dovesse essere ufficializzata, il ministro della Difesa puntualizza che “i due carabinieri verranno immediatamente sospesi e seguiremo le indagini”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MILITARI IDENTIFICATI E INDAGATI
I due Carabinieri che secondo le due ragazze americane a Firenze per motivi di studio le avrebbero stuprate, sono stati identificati e indagati per violenza sessuale. Come riporta Repubblica.it, le studentesse sono state ascoltate per l’intera notte per la seconda volta ed in questa occasione avrebbero avuto modo di confermare il loro racconto e colmare alcune lacune iniziali. Ascoltate separatamente avrebbero fornito una versione priva di contraddizioni e concorde con la loro iniziale denuncia, attualmente al vaglio degli inquirenti. A conferma del loro racconto anche alcuni testimoni che avrebbero visto le due giovani mentre salivano sull’auto di servizio dei due militari ma anche le immagini delle telecamere che avrebbero immortalato il tragitto compiuto fino alla loro abitazione in affitto, nel centro storico della città. I due Carabinieri denunciati non sarebbero ancora stati ascoltati in Procura né raggiunti da informazione di garanzia. A seguire da vicino la vicenda è il console generale Usa a Firenze, Benjamin Wohlauer, che su invito dei Carabinieri di Firenze si è recato questa mattina in commissariato. A lui i militari hanno garantito massima “trasparenza, rigore e sforzo dell’Arma per arrivare alla verità”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GIALLO SULLA DENUNCIA
E’ giallo attorno alla denuncia da parte di due giovani studentesse americane a Firenze, contro due Carabinieri in servizio. Stando a quanto riferito dalle ragazze, che questa mattina si sono presentate in Questura, la notte scorsa sarebbero state violentate proprio dai due militari, all’esterno di una discoteca. I fatti sarebbero avvenuti nella zona di via Tornabuoni. E’ qui che, come reso dalle ragazze appena ventenni, sarebbero state avvicinate dai due Carabinieri che le avrebbero poi accompagnate a casa con l’auto di servizio. Dai loro racconti sarebbe emerso che i due militari le avrebbero violentate nel loro appartamento, nel centro storico di Firenze, dove entrambe abitano in affitto, durante il periodo di studio in Italia presso una nota università americana con sede proprio nel capoluogo Toscano. Dopo aver raccolto la denuncia, fa sapere il quotidiano Il Secolo XIX, la polizia starebbe vagliando la loro versione. Gli agenti avrebbero già provveduto al sequestro dei vestiti indossati dalle due studentesse la notte del presunto stupro.
CONSOLATO AMERICANO: NESSUNA ESTERNAZIONE PER RISPETTO PRIVACY
Assume i contorni del giallo quanto rivelato da due giovani ventenni americane, in Italia per motivi di studio, le quali questa mattina avrebbero denunciato due Carabinieri ritenuti responsabili di una violenza. Dopo la denuncia, le volanti, gli investigatori della Squadra Mobile e la Procura di Firenze sono prontamente intervenuti al fine di fare piena chiarezza su quanto raccontato dalle due presunte vittime. Le ragazze sono state accompagnate in ospedale per tutti gli accertamenti del caso. La Procura avrebbe comunque deciso di riascoltarle poiché il loro primo racconto sarebbe apparso ricco di lacune. Il Comando dei Carabinieri di Firenze si è detto pronto ad offrire la piena collaborazione rispetto al caso, mentre sono in corso le indagini della Squadra Mobile che dopo il sequestro dei vestiti appartenenti alle due giovani spera di raccogliere eventuali riscontri utili a risalire ai presunti colpevoli. Sul caso è intervenuto anche il Consolato americano che ha fatto sapere di stare seguendo con attenzione l’intera vicenda pur non facendo volontariamente alcuna esternazione per rispetto della privacy.