PAOLA MANCHISI/ Video, disabile morta di stenti a Polignano: Sciarelli “una nostra sconfitta” (Chi l’ha visto)
Paola Manchisi, 31enne morta di stenti a Bari: video chi l’ha visto, segregata in casa in condizioni drammatiche dal punto di vista igienico-sanitarie, i genitori indagati per abbandono

Morta in pessime condizioni dopo 14 anni di abbandono e chiusura a chiave in casa: la 31enne disabile di Polignano a Mare (Bari) si chiama Paola Manchisi ed è stata, suo malgrado, “protagonista” della puntata di ieri sera di Chi l’ha visto, la prima dell’anno. In particolare, la conduttrice Federica Sciarelli ha voluto ricordare ai telespettatori e a tutti i cittadini di Polignano che la morte di Paola è una gravissima sconfitta per tutti. Ha alzato e non poco i toni la conduttrice visto che ad agosto proprio la sua trasmissione aveva affrontato il caso di Paola dopo la segnalazione di una ex compagna di scuola: i genitori avevano rifiutato ogni tipo di aiuto e ogni tipo di interesse degli amici, del paese e della stessa trasmissione di Chi l’ha visto. «Paola poteva essere salvata, la sua morte è una nostra sconfitta», ammette senza repliche Federica Sciarelli dopo aver riproposto il video di agosto scorso e dopo aver riportato gli ultimi esami autoptici, «L’autopsia ha accertato le condizioni di grave denutrizione e debilitazione del corpo della ragazza. La vittima presentava inoltre una grave flebite non curata ad una gamba e larve sul corpo dovute a scarsa igiene. In questa situazione, allo stremo delle forze, anche un raffreddore avrebbe potuto ucciderla». (agg. di Niccolò Magnani)
“Paola sta bene, non ha bisogno di niente” diceva a #chilhavisto la madre della donna di 31 anni morta di stenti nella casa di Polignano a Mare (#Bari) in cui viveva segregata. Amici e vicini avevano segnalato il suo caso al programma questa estate. pic.twitter.com/EItWRqCo9G
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) 10 gennaio 2018
LE ULTIME NOVITÀ
E’ morta a 31 anni di stenti, una giovane ragazza disabile che da anni viveva chiusa in casa in condizioni degradate sia dal punto di vista igienico che sanitario, senza avere alcun contatto con il mondo esterno. E’ successo nel Sud Italia e nel dettaglio a Polignano a Mare, splendida cittadina in provincia di Bari e a riportare la drammatica vicenda di disagio e disperazione è stato il quotidiano Repubblica.it. Insieme alla donna, vivevano chiusi in casa anche gli anziani genitori ed un fratello. Il loro unico sostegno economico sarebbe stata la pensione sociale di 500 euro mensili per via della sua disabilità sociale. La 31enne, probabilmente anoressica, pare fosse rinchiusa nella sua abitazione da oltre 15 anni e nei giorni scorsi è stata rinvenuta senza vita sul letto della sua camera. Così è stata rinvenuta dai carabinieri che sono entrati in casa solo dopo la chiamata degli anziani genitori, trovandosi di fronte una scena di assoluto degrado, con la presenza di insetti, escrementi e resti di cibo sparsi per terra. Non si esclude che la morte della 31enne sia sopraggiunta proprio a causa della denutrizione e degli stenti ed ora la procura di Bari ha aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati gli stessi genitori con l’accusa di abbandono di incapace aggravato dalla morte.
31ENNE MORTA DI STENTI: ATTESA PER L’AUTOPSIA
Oggi la trasmissione Pomeriggio 5 torna sul drammatico caso, dopo i funerali della 31enne, in collegamento dalla cittadina barese insieme al comandante dei Carabinieri che spiegherà in che condizioni hanno trovato la povera donna, morta in casa. Occorre attendere l’autopsia prima di capire come sia realmente deceduta la donna, anche se da ora è possibile asserire come la morte sia sopraggiunta per cause naturali, dovuta proprio alla condizione di degrado in cui la vittima viveva da molti anni. Sarebbe stata esclusa quindi la presenza di traumi anche se sarebbe stata rinvenuta una grave flebite alla gamba mai curata e che avrebbe potuto contribuire al decesso. Saranno eseguiti nei prossimi giorni anche gli esami istologici per capire quale batterio mortale avesse contratto. Dalle prime informazioni raccolte dagli inquirenti, pare che per anni la famiglia si sarebbe rifiutata di avere l’assistenza dei servizi sociali e per questo la magistratura ipotizza la presenza di responsabilità legate al decesso della 31enne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultime notizie
-
NORTH HOLLYWOOD/ Un coming of age sorprendente26.03.2023 alle 17:02
-
SCUOLA/ Leggere, un'esperienza di bellezza gratuita che comincia in aula26.03.2023 alle 17:03
-
RUSSIA-UCRAINA/ A tempo e a senso unico: quando la "giustizia" aiuta la guerra26.03.2023 alle 18:50
-
DENTRO I NUMERI DELL'ENERGIA/ Il boom del fotovoltaico non scalza la leadership del gas26.03.2023 alle 17:05
Ultime notizie
-
RIFORMA RDC/ Le indicazioni utili per contrastare povertà e disoccupazione26.03.2023 alle 17:07
-
DIARIO ARGENTINA/ Milei, l'outsider pronto ad arrivare fino alla Casa Rosada26.03.2023 alle 19:40
-
SPILLO/ Se Schlein preferisce il Parlamento europeo a quello italiano27.03.2023 alle 05:37
-
DAGLI EMIRATI/ Dubai, il nuovo "hub" dei poteri globali irride l'Europa27.03.2023 alle 05:41
-
CAOS IRAQ 2003-2023/ Se l'Iran oggi è così forte è merito degli errori Usa27.03.2023 alle 01:52
I commenti dei lettori