PASTICCIERE CONTRO LA “TORTA GAY”/ Ecco perchè la Corte gli ha dato ragione (dopo 4 anni)
Quattro anni di battaglie legali tra un pasticciere cristiano che ha rifiutato di fare una torta che inneggiava ai matrimoni gay per la sua fede cristiana, la Corte suprema gli dà ragione

E’ finalmente giunta al termine l’annosa telenovela del pasticciere di Belfast che, per motivi religiosi, si era rifiutato di preparare una torta nuziale per una coppia di gay. I due avevano denunciato l’uomo, Daniel McArthur, cristiano praticante, per razzismo e discriminazione. Il problema non era ovviamente fare o non fare una torta che poi il cliente avrebbe potuto usare dove voleva, ma che il cliente voleva la scritta “Sostieni il matrimonio gay” sopra la torta stessa. Al che il pasticciere aveva declinato il lavoro dicendo che andava contro i suoi principi religiosi. E’ cominciata così una lunga battaglia legale dove da una parte si invocava la difesa dei diritti di coscienza personali e dall’altra si accusava di aver violato la legge contro la discriminazione sessuale. In primo grado aveva vinto la coppia gay, ma McArthur non si è ritirato dalla contesa e alla fine è ricorso alla Corte Suprema, che a sorpresa, gli ha dato ragione. Sembrava infatti che come sempre l’accusa di razzismo e discriminazione sessuale sarebbe stata accolta, invece i cinque giudici a unanimità hanno sentenziato che la decisione del pasticciere non era né razzista né discriminatoria.
PERCHÈ LA SENTENZA NON DISCRIMINA NESSUNO
“La sentenza non vuole assolutamente minimizzare il bisogno di proteggere i gay e la gente che sostiene i matrimoni gay dalla discriminazione. E’ seriamente umiliante e un affronto alla dignità umana negare a qualcuno un servizio a causa della razza, del genere sessuale, della disabilità o della sua fede religiosa”. Ma, dice ancora la sentenza, “questo non è quello che è accaduto nel caso in questione”. Il signor McArthur infatti non si è rifiutato di fare la torta a causa dell’orientamento sessuale del cliente, avrebbe rifiutato di fare una torta con quella scritta a chiunque indipendentemente dal suo orientamento sessuale: “il fatto è che il signor McArthur ha diritto a rifiutare un ordine se è profondamente in disaccordo con il messaggio stesso”. In sostanza, il pasticciere non si è rifiutato di eseguire l’ordinazione perché il cliente era gay, ma per via del messaggio richiesto. In primo grado il pasticciere era stato condannato a una multa da 500 sterline. Il caso si è trascinato per 4 anni, dal 2014.
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