Continuano ad essere all’ordine del giorno i casi di violenza su giovani donne ma questa volta ci troviamo di fronte ad un episodio particolare poichè, secondo gli inquirenti, potrebbe trattarsi di uno stupratore seriale. Ad essere vittima di un’aggressione e successivamente di una violenza è una giovane ragazza di 20 anni, originaria dell’Ecuador mentre tornava a casa dopo aver trascorso la serata in un locale. La violenza si sarebbe consumata in strada, a Torino, e l’episodio secondo quanto riportato da FanPage.it sarebbe accaduto il 22 luglio dello scorso anno in via Mancini, alle spalle della Gran Madre. Secondo il suo racconto reso alle forze dell’ordine, la ragazza fu seguita e bloccata da un uomo che le coprì la bocca impedendole di urlare, quindi la spinse in una zona buia ed abusò di lei. Quell’uomo, identificato dai carabinieri di Torino, sarebbe un italiano di 30 anni residente a Moncalieri, ora accusato di violenza sessuale aggravata ed arrestato, al quale gli inquirenti sarebbero giunti dopo un accurato lavoro di analisi e verifiche.
TORINO, STUPRATORE SERIALE? L’APPELLO DEI CARABINIERI
Secondo i militari dell’Arma però, l’uomo accusato della violenza sessuale sulla 20enne originaria dell’Ecuador avrebbe agito secondo lo stesso modus operandi aggredendo e violentando altre ragazze. Le indagini dei carabinieri, dunque, proseguono al fine di appurare altre presunte violenze messe a segno dall’uomo non solo nei luoghi della movida torinese ma anche nei comuni limitrofi, sempre secondo le medesime modalità di aggressione. Nell’ultimo anno, infatti, sarebbero state almeno quattro le denunce da parte di giovani donne che hanno raccontato di essere state aggredite subito dopo l’uscita dai locali torinesi da un uomo che le seguiva fino a casa, a piedi o in auto, per poi aggredirle alle spalle e violentarle. Gli inquirenti tuttavia non escludono che gli episodi possano essere molti di più e per questo, spiega l’agenzia di stampa Ansa, i carabinieri di Torino hanno lanciato un appello invitando altre eventuali vittime a presentarsi in caserma per visionare le foto dell’arrestato: “Non abbiate paura a denunciare”.