Invita ad abbassare i toni il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Presente a Bali dove sono riuniti i massimi economisti mondiali, fra cui anche il nostro Giovanni Tria, per le assemblee del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, il numero uno della BCE ha spiegato che l’Italia e l’UE troveranno un accordo in merito alla manovra di bilancio del governo gialloverde, che ha innalzato il rapporto fra il deficit e il prodotto interno lordo, al 2.4%. Draghi si dice quindi ottimista in vista del futuro, e ciò non può che fare bene all’andamento economico del nostro paese, che sta facendo reagire in maniera alquanto perplessa i mercati, con lo spread che negli ultimi mesi si è innalzato di molto, anche se senza mai superare i livelli critici. Draghi invita quindi alla cautela, e nel contempo ammette che bisognerà aspettare i fatti, anche se in questo caso bisogna capire cosa intende: il testo definitivo della manovra, o le reali mosse del governo? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“OTTIMISTA”
Mario Draghi si dice “ottimista”, sulla possibilità di trovare un compromesso tra l’Italia e l’Europa e da Bali, in Indonesia, dov’è in corso la conferenza annuale del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, rinnova l’invito ad abbassare i toni per non alimentare l’aumento dello spread. Un appello diretto evidentemente a Salvini e Di Maio, i due estensori del contratto di governo, che in queste settimane hanno ingaggiato una battaglia senza esclusione di colpi con il presidente della Commissione Europea, il lussemburghese Jean-Claude Juncker. Giusto ieri, però, era stato lo stesso Mario Draghi a rimarcare la necessità di aderire alle regole previste dal Patto di Stabilità. E proprio a quello, come riportato dall’Ansa, hanno intenzione di rifarsi nei prossimi giorni i Paesi dell’Europa del Nord, che a quanto pare starebbero “affilando le armi” contro il governo Lega-M5s responsabile di una Manovra in deficit che non rispetta gli accordi presi in sede europa. L’asse del Nord Europa tenterà di imporre le sue ragioni all’Eurosummit di giovedì a Bruxelles. (agg. di Dario D’Angelo)
DRAGHI, “STOP QE NON INCIDE SU SPREAD”
E’ un Mario Draghi ottimista quello che giunge da Bali, dove sono in corso le assemblee annuali del Fondo Monetario Internazionale, e della Banca Mondiale. Il presidente della Banca Centrale Europea è convinto che alla fine il governo italiano e l’unione europea possano trovare un compromesso per l’approvazione della manovra di bilancio 2019. «Le parole sono cambiate tante volte – osserva il numero uno BCE, come riporta l’edizione online del quotidiano Il Giornale – aspettiamo i fatti e quello che esce dal dibattito parlamentare. Ci sono procedure stabilite e accettate da tutti. Già in passato ci sono state deviazioni e discussioni. Non bisogna drammatizzare». Stando a Draghi, quello che preoccupa maggiormente sono i dibattiti sull’euro, che «Hanno creato danni reali con un forte aumento dello spread in coincidenza con tali dichiarazioni. Il risultato è che famiglie e imprese oggi pagano tassi di interesse più alti». Infine, sempre rimanendo sulla questione spread, il presidente della Banca Europea ha cercato di fare chiarezza: «L’avvicinarsi della fine del Qe non ha una stretta relazione con l’aumento dello spread. Noi compriamo bond sovrani da tutti i paesi dell’Eurozona ma non dalla Grecia i cui titoli non hanno i requisiti per essere acquistati dalla Bce. Eppure ultimamente lo spread tra bond greci e italiani si è ridotto sebbene stiamo comprando titoli italiani». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“SI TROVERA’ SOLUZIONE”
Si dice fiducioso il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, sull’approvazione della manovra di bilancio 2019. Il numero uno della BCE è uscito nuovamente allo scoperto nelle scorse ore, parlando da Bali, dove è in corso l’assemblea del FMI e della Banca Mondiale. «Sono fiducioso che tutte le parti trovino un compromesso», ha detto il manager italiano commentando la legge di bilancio attenzionata in questi giorni da Bruxelles e dalle istituzioni internazionali: «Sappiamo che ci sono procedure stabilite e accettate da tutti – ha aggiunto – ci sono state deviazioni: non è la prima volta e non sarà l’ultima». Mario Draghi invita quindi i vari attori ad abbassare i toni.
“BISOGNA ABBASSERE I TONI”
«Come ho detto – le parole del presidente della Banca Europea – bisogna abbassare i toni e sono piuttosto ottimista che sarà trovato un compromesso». Draghi ha quindi concluso la questione italiana spiegando che “Non c’è un rischio contagio” per l’Europa, a seguito delle tensioni dopo il dibattito fra l’Ue e il governo italiano. Nella giornata di ieri, senza citare l’Italia, Mario Draghi aveva sottolineato che: «Nei Paesi in cui il debito pubblico è elevato la piena adesione al Patto di stabilità e crescita è fondamentale per salvaguardare sane posizioni di bilancio».