Milano, 64enne a processo per aver stalkerizzato condominio: questa l’accusa mossa nei confronti di un egiziano. Come riportato dai colleghi dell’Ansa, l’uomo è stato arrestato lo scorso settembre 2018 ed è difeso dall’avvocato Enrico Belloli: avrebbe causato dei “gravi disturbi psichici” ad una coppia di vicini e infastidito anche gli altri residenti di una palazzina situata in zona China Town . L’egiziano, finito a processo, ha dormito e “bivaccato” davanti alla loro porta in numerose occasioni ed è arrivato anche a minacciare. Per quanto riguarda gli altri condomini, il sessantaquattrenne ha spesso chiuso il rubinetto dell’acqua condominiale con un lucchetto. L’accusa, come già sottolineato, è di stalking ed è stata chiesta anche una perizia psichiatrica per accertarne le condizioni psichiche.
“PROFERITE ESPRESSIONI MINACCIOSE”
L’uomo avrebbe “dormito e bivaccato sul ballatoio e sulle scale condominiali che conducono all’abitazione dei coniugi, bagnando la porta della loro abitazione con dell’acqua e proferendo espressioni minacciose”: questa l’imputazione riportata dall’Ansa, con l’egiziano che verrà sottoposto nei prossimi giorni alla perizia psichiatrica, disposta oggi. Ma non è finita qui: l’egiziano avrebbe pedinato una coppia di residenti, provocando così “un grave e perdurante stato di ansia e di paura”. Attesi aggiornamenti sulla vicenda, che chiama in causa un altro episodio degli scorsi giorni: a Concorezzo un diciottenne è stato arrestato dai carabinieri per aver perseguitato la sua ex fidanzata, sua coetanea, colpevole di averlo lasciato. E anche in questo caso ci sono state delle gravi minacce: “la mia vita è finita, finirà anche la tua, muoio io e muori anche te, alcune persone sono morte e ancora non lo sanno”, un esempio riportato da Leggo.