Attenzione, la notizia si è rivelata essere una fake news: qui la verità sul cane antidrogo Pocho
Nel mirino della Camorra, la temuta mafia campana, vi è un cagnolino. L’ordine è quello di farlo fuori e il motivo è semplice: scova in maniera sorprendente la droga. Il protagonista di questa vicenda si chiama Pocho, uno splendido Jack Russel che i malviventi stanno cercando di ammazzare in ogni modo, dalle polpette avvelenate, alle bustine per topi, arrivando fino al cibo contenente la droga. Ma niente da fare, il Pocho resiste, grazie anche ad un addestramento particolare: quando è in servizio gli è assolutamente vietato mangiare qualsiasi cosa trovi in giro o gli venga data da sconosciuti. Come riferito dal Corriere del Mezzogiorno, si mormora che la Camorra abbia addirittura messo una taglia sul suo conto, e pare che fra le trovate per ammazzare Pocho, vi sia anche quella di attirare lo stesso con delle cagnette: ma con lui non attacca.
GRAZIE A LUI, SEQUESTRATE 2 TONNELLATE DI DROGA
Pocho è uno dei migliori poliziotti a quattro zampe del paese, e in nove anni di attività presso il reparto cinofilo di Napoli ha permesso il sequestro di quasi due tonnellate di sostanze stupefacenti (milioni di euro persi dai camorristi), ricevendo altresì un encomio. Indossa la divisa dal 2013, da quando aveva appena 8 mesi, ed era stato acquistato da parte di una famiglia che non poteva più tenerlo, donandolo così alla polizia. L’intesa con il compagno “umano” è perfetta, e grazie alla sua piccola taglia Pocho riesce a infilarsi negli insidiosi appartamenti bunker, e nei nascondigli segreti dove i malavitosi nascondono la droga. Qui potete trovare un video con la sua storia