Momenti di terrore, questo pomeriggio, nel Milanese in seguito ad una esplosione alla quale ha fatto seguito una grande colonna di fumo denso e nero. L’incendio, come spiega Corriere.it ha riguardato il reparto di produzione di una ditta di solventi, la Solvet di Marcallo con Casone, coinvolgendo 13 persone e ferendone uno. Si tratterebbe di un operaio 38enne di Mesero, trasportato in elisoccorso presso l’ospedale Niguarda di Milano a causa delle ustioni riportate a braccia e ad un fianco. Secondo le prime informazioni, l’uomo sarebbe grave ma fortunatamente non in pericolo di vita. L’esplosione si è registrata nello stabilimento di via Sciesa nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 15.00. Pare che a prendere fuoco sarebbe stata una piccola cisterna nel reparto produzione dove stava lavorando in quel momento il 38enne ferito e un altro collega. Quest’ultimo avrebbe riportato solo alcune contusioni dopo essere stato scaraventato a terra a causa dell’onda d’urto. Subito dopo l’esplosione, alla quale ha fatto seguito l’incendio, è immediatamente scattato l’allarme antincendio con il quale sono stati allertati i vigili del fuoco.
ESPLOSIONE E INCENDIO IN DITTA SOLVENTI
Tanta la paura per gli altri dipendenti che credevano di essere di fronte ad una delle simulazioni tante volte accadute in azienda. “Abbiamo sentito il boato, poi la sirena e le porte che si chiudevano, proprio come tante volte avevamo visto accadere durante le simulazioni. Solo che questa volta era realtà e abbiamo dovuto fare i conti con la paura e lo spavento per il collega ferito. Tuttavia, tutti noi dipendenti abbiamo seguito le procedure che ci avevano insegnato e l’evacuazione è avvenuta senza problemi”, ha raccontato un operaio. Grazie alla prontezza di un altro operaio è stato limitato il danno causato dall’esplosione, poichè l’uomo ha provveduto immediatamente a portare via una seconda cisterna che si trovava in giardino e in procinto di essere svuotata. Inizialmente si è subito temuto al peggio e per questo sul posto sono giunte quattro ambulanze e due automediche così come gli automezzi dei vigili del fuoco. Ad occuparsi ora delle indagini sul caso sono i militai di Abbiategrasso e la polizia locale di Marcallo.